PECHINO (Reuters) - Si rafforzano i prezzi al consumo cinesi in settembre, mentre nello stesso mese salgono per la prima volta in quasi cinque anni i prezzi alla produzione: due segnali positivi sullo stato di salute dell'economia del paese dopo i dati fortemente deludenti giunti ieri dall'export.
L'indice dei prezzi alla produzione ha fatto segnare un inatteso incremento dello 0,1% tendenziale, trainato dalla risalita dei costi delle materie prime, dopo il -0,8% di agosto; le attese erano per un ulteriore calo dello 0,3%.
L'aumento dei prezzi alla produzione potrebbe dare una mano al governo di Pechino, che fatica ad arginare la massa crescente del debito delle aziende cinesi (stimato in 18.000 miliardi di dollari, circa il 169% del Pil).
"Il piccolo incremento dell'inflazione, se si confermerà, sarebbe una buona notizia per la capacità della Cina di far fronte all'eccesso di debito delle aziende" osserva l'economista di Pnc Financial Service Group Bill Adams. "Con tassi di interesse bassi che tengono i costi di servizio del debito sotto controllo e prezzi alla produzione in aumento, l'outlook per i profitti dell'industria cinese migliora".
Sul fronte dei prezzi al consumo, in settembre si è registrato un aumento dell'inflazione all'1,9% tendenziale rispetto all'1,3% del mese precedente, sopra l'1,6% previsto dagli economisti.