PECHINO (Reuters) - Il commercio cinese è sceso a dicembre ma molto meno delle attese, con l'export rivelatosi migliore di molti Paesi della regione, dopo che Pechino ha permesso un deprezzamento dello yuan, mettendo in luce i timori di una guerra valutaria tra le economie asiatiche.
"I dati sul commercio sostengono la nostra opinione che, nonostante le turbolenze sui mercati finanziari cinesi, non vi è stato un significativo deterioramento dell'economia negli utlimi mesi", spiega Daniel Martin, economista senior per l'Asia di Capital Economics.
Il mese scorso l'export è sceso dell'1,4% rispetto all'anno precedente, molto al di sotto delle attese del sondaggio Reuters che convergeva su una flessione dell'8%, rispetto al calo del 6,8% di novembre.
Le importazioni sono calate del 7,6%, in flessione per il 14esimo mese di fila ma non in modo così massiccio come si temeva. Gli economisti avevano previsto un calo dell'11,5%, dopo il -8,7% di novembre.
La bilancia commerciale evidenzia un avanzo di 60,09 miliardi di dollari in dicembre, dai 54,1 del mese precedente.