ROMA (Reuters) - Il Centro studi di Confindustria (Csc) rileva in gennaio un incremento congiunturale della produzione industriale dello 0,9% dopo il -0,7% di dicembre comunicato oggi da Istat.
Il dato negativo di dicembre è stato inferiore alle stime Csc (+0,2%) e a quelle di consenso (+0,3%) e si è mosso in direzione opposta rispetto a quanto segnalavano gli indicatori qualitativi, tutti aumentati (fiducia Istat, PMI Markit), nota Confindustria.
Il calo è legato a effetti di calendario legati alla giornata lavorativa in meno del 7 dicembre in occasione del ponte. "Un giorno di lavoro in meno nel mese comporta circa 3 punti percentuali sulla variazione rispetto a un anno prima; ma i programmi statistici di destagionalizzazione correggono solo per il numero di giornate lavorative del calendario ufficiale e non per i giorni effettivamente lavorati", spiega l'indagine rapida.
Male anche i dati sulla produzione in altri paesi europei: in Germania -1,2% (contro +0,2% atteso), in Francia -1,6% (+0,2% atteso), in Spagna -0,2% (+0,5% atteso).
La variazione acquisita nel primo trimestre 2016 è di +0,3%.
Pur in un contesto di minore ottimismo tra le imprese, gli indicatori qualitativi anticipatori per il manifatturiero puntano a una dinamica positiva della produzione.
"L'ampliamento del gap tra indicatori qualitativi e dati di produzione effettiva suggerisce che la dinamica dell'attività rilevata dall'Istat potrebbe essere meno vivace di quanto atteso", conclude la nota.