MILANO (Reuters) - Il caso Francia, che ha ufficialmente rimandato di altri due anni il rientro del deficit nei parametri europei, ha tenuto banco, seppur sottotraccia, nella due giorni di riunioni dei ministri finanziari europei a Milano.
E da Parigi, Pierre Moscovici, fresco di nomina agli Affari politici e monetari nella nuova Commissione europea targata Juncker, ammette che la situazione del deficit francese è grave.
"La Ue sta coooperando con la Francia molto strettamente. È in una situazione molto difficile, ci ha detto che tenterà di rispettare i suoi impegni e i suoi target" ha detto da parte sua Jyrki Katainen, commissario agli Affari economici e monetari, prima dell'inizio dei lavori dell'Ecofin informale.
"Apprezziamo anche che abbia in arrivo un pacchetto di riforme molto grande. È quello che serve disperatamente alla Francia e sono sicuro che troverà una via di uscita" ha aggiunto.
Intervistato dalla televisione BFM Business, Moscovici ha dichiarato: "Il deficit 4,4% è un serio problema, un problema che dovrà essere gestito e che toccherà a me esaminare", ha detto Moscovici.
Il ministero delle Finanze francesi la settimana scorsa ha annunciato che il deficit salirà lievemente al 4,4% quest'anno, prima di scendere al 4,3% nel 2015, e avvicinarsi al 3% solo nel 2017, alla fine del mandato quinquennale del presidente Francois Hollande.
Secondo quanto riportato ieri da alcune fonti, la richiesta francese ha creato malumori tra i ministri finanziari della zona euro, specie alla luce dei pesanti tagli che molti governi sono stati costretti a realizzare.
Tuttavia il ministro delle Finanze francese Michel Sapin ha smentito che ci siano grosse tensioni sulla questione.
"Vogliamo avere un dialogo con la Commissione e con i nostri partner per trovare una soluzione" ha dichiarato Sapin ieri al termine della riunione dell'Eurogruppo. "La cosa che mi ha colpito durante la giornata è che tutti hanno avuto lo stesso approccio, ovvero quello di voler trovare una soluzione".
(Elvira Pollina)