ROMA (Reuters) - Il credito di imposta per le ristrutturazioni edilizie a risparmio energetico, i cosiddetti ecobonus, ha prodotto nel 2014 investimenti per 28,5 miliardi e 425.000 posti di lavoro.
Questi i risultati del dossier presentato oggi dal Cresme e dal Servizio studi della Camera presso la commissione Ambiente di Montecitorio. Secondo il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio quella degli ecobonus è "una strada da proseguire".
Per il presidente della commissione Ambiente, Ermete Realacci, si tratta di dati "di straordinaria importanza. Nell'edilizia, che dall'inizio della crisi ha perso migliaia di imprese e oltre 500 mila addetti, il credito di imposta per ristrutturazioni e risparmio energetico ha rappresentato una straordinaria misura anticiclica: nel 2014 ha prodotto 28,5 miliardi di investimenti e 425.000 posti di lavoro fra diretti e indotto, qualificando il sistema imprenditoriale del settore, riducendo i consumi energetici, l'inquinamento e le bollette delle famiglie".
Secondo lo studio "gli stessi incentivi dal 2008 al 2015 hanno interessato oltre 12,5 milioni di interventi e milioni di famiglie".
Per Realacci "c'è consenso in Parlamento sulla necessità di confermare ed allargare questa misura ad altri soggetti: edilizia sociale, condomini, imprese. E di ampliarla anche ad altri campi, quali il consolidamento antisismico e la bonifica dell'amianto".
Commentando gli stessi dati Delrio scrive in una nota che quella degli ecobonus "è una strada da proseguire, ampliare e consolidare come misura per portare il Paese a una conversione ampia verso le scelte sostenibili che non è ancora avvenuta appieno e che va consolidata nel primo interesse della qualità di vita dei cittadini".
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