(Reuters) - A parere del Fondo monetario internazionale Atene ha bisogno di una proproga del programma di aiuti da parte delle controparti Ue, tenendo anche conto che una crescita inferiore alle attese e l'edulcorazione del programma delle riforme economiche renderebbero necessaria una svalutazione del debito pubblico.
Lo si legge nella versione preliminare Fmi dedicata alla sostenibilità del debito ellenico, a soli tre giorni dal referendum di domenica in cui agli elettori greci verrà chiesto se accettare o rifiutare le condizioni poste dai creditori internazionali per il proseguimento del sostegno finanziario. Mentre Alexis Tsipras chiede di votare 'no', gli ultimissimi sondaggi danno al momento in vantaggio il 'sì'.
Insieme a Commissione europea e Bce, il Fondo fa parte della 'troika', organismo di supervisione al programma di bailout.
Anche in caso il percorso delle riforme economiche elleniche dovesse tornare a procedere secondo la tabella di marcia inizialmente prevista, Fmi ritiene che la scadenza dei prestiti concessi da parte Ue "dovrà essere significativamente prorogata" e Atene ha bisogno di ulteriore sostegno finanziario.
L'ultima analisi del Fondo è però basata su una valutazione aggiornata alla scorsa settimana, prima dell'effettiva insolvenza di Atene proprio nei confronti Fmi e la chiusura di borsa e banche.
"Non siamo in grado di perfezionare la review da presentare al consiglio in assenza di un programma onnicomprensivo" dice un funzionario del Fondo in una conference call, aggiungendo che sarà essenziale per Atene ottenere dai creditori uno sconto sul debito.
Il documento fa inoltre riferimento a necessità finanziarie aggiuntive pari a 36 miliardi di euro in fondi Ue sul totale dei 50 miliardi in più legati alla mancata messa in atto delle riforme, tenendo conto anche di quanto la Grecia stessa prevede.