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Francia non cresce in secondo trimestre, salta target deficit

Pubblicato 14.08.2014, 09:11
Francia non cresce in secondo trimestre, salta target deficit

PARIGI (Reuters) - La Francia ha tagliato le proprie previsioni di crescita per il 2014 e il 2015 e ha annunciato che quest'anno non riuscirà a centrare l'obiettivo del deficit, dopo che i dati dell'Insee hanno mostrato una stagnazione dell'economia nel secondo trimestre.

Preparando il terreno per difficili negoziati a livello europeo, il ministro delle Finanze francese Michel Sapin, in un'intervento sul quotidiano Le Monde, ha dichiarato che l'Ue dovrebbe adattare le proprie regole a una situazione economica più debole del previsto.

Pur senza fare riferimento all'obiettivo chiave del 2015 - cioè un deficit in linea con gli obiettivi di un deficit massimo del 3% - Sapin ha spiegato che la Francia ridurrà il proprio deficit a un "ritmo appropriato".

"La verità è che, come diretta conseguenza di una crescita ristagnante e di un'inflazione insufficiente, la Francia non centrerà il proprio target sul deficit nonostante il controllo sulla spesa", ha scritto Sapin.

La Francia non è l'unica a mostrare un'economia più debole del previsto, ha spiegato Sapin: "Le politiche europee devono essere rifocalizzate adattando il ritmo della riduzione del deficit all'attuale situazione economica".

Mentre gli economisti già da tempo sottolineavano che le stime del governo erano troppo ottimistiche, l'esecutivo aveva finora sempre confermato le previsiioni.

Oggi la stima preliminare comunicata dall'Insee ha mostrato come nel secondo trimestre il Pil sia rimasto invariato, a fronte di una previsione (secondo gli economisti interpellati da Reuters) di una crescita dello 0,1%. E' il secondo trimestre consecutivo che l'economia è piatta.

Ieri i dati avevano mostrato un'inflazione in Francia ai minimi da novembre 2009.

Sapin ha spiegato che il Pil quest'anno salirà dello 0,5%, rispetto alla previsione di +1% precedente e che difficilmente crescerà molto più dell'1% nel 2015, mentre in precedenza la stima parlava di un +1,7%.

Parigi inoltre non rispetterà l'obiettivo sul deficit 2014, ovvero supererà il 4% del Pil a fronte di un target del 3,8%, ma la spesa pubblica verrà tagliata di 50 miliardi nel periodo 2015-2017.

Sapin ha quindi rilanciato la proposta che l'Ue adotti una politica monetaria adeguata a "una situazione eccezionale di crescita debole e bassa inflazione nell'intera zona euro", una posizione simile a quella italiana e in contrasto con la rigidità della Germania.

Il ministro francese, infine, sottolinea che la Bce deve utilizzare ogni mezzo per combattere il rischio deflazione e spingere l'euro su livelli più competitivi.

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