FRANCOFORTE (Reuters) - L'aumento di stipendio "molto generoso" ottenuto dai lavoratori del settore pubblico tedesco potrebbe complicare la lotta della Bce all'inflazione, secondo gli analisti.
L'accordo, ancora non definitivo, garantirà a 2,5 milioni di lavoratori un aumento permanente del 5,5% l'anno prossimo, oltre a una serie di pagamenti una tantum nei prossimi 12 mesi per aiutarli a far fronte all'aumento del costo della vita.
Questo costituirà un importante precedente per altre trattative salariali e potrebbe minacciare le previsioni della Bce, secondo cui la crescita dei salari raggiungerà il picco quest'anno, alla base delle aspettative che l'inflazione dell'eurozona torni all'obiettivo del 2% entro il 2025.
"L'aumento permanente del prossimo anno potrebbe far sollevare qualche sopracciglio alla Bce perché i salari avrebbero dovuto raggiungere il picco quest'anno", ha detto Dirk Schumacher, economista di Natixis.
Gilles Moec, capo economista di Axa, ha definito l'accordo proposto "molto generoso" e Mark Cus Babic, economista di Barclays (LON:BARC), ha affermato che "potrebbe aumentare significativamente la crescita dei salari aggregati".
Secondo le previsioni della Bce, la crescita dei salari nei 20 Paesi che utilizzano l'euro sarà in media del 5,3% quest'anno, per poi scendere al 4,4% l'anno prossimo e al 3,6% nel 2025.
Ma le minute della riunione di marzo della Bce hanno mostrato che questa previsione è stata contestata da alcuni banchieri centrali, reputandola troppo ottimistica.
Holger Schmieding, capo economista di Berenberg, ha affermato che l'accordo con la Germania ha dato ai falchi della Bce "un altro argomento per alzare i tassi di riferimento almeno altre due volte, e almeno per non escludere una nuova mossa di 50 punti base il 4 maggio".
Si prevede che la Bce alzerà i tassi di 25 punti base la prossima settimana, rallentando il ritmo di inasprimento a causa della persistente incertezza sul settore finanziario e degli effetti dei passati aumenti.
Altri economisti hanno notato che l'accordo sulle retribuzioni del settore pubblico tedesco segue un periodo di calo dei salari reali.
"I più moderati potrebbero obiettare che l'accordo arriva dopo un periodo di contenimento dei salari", ha detto Christian Schulz, economista di Citi.
Marcel Fratzscher, ex economista della Bce e fondatore del think tank DIW, ha stimato che l'accordo lascerà ai lavoratori del settore pubblico un calo del 6% del potere d'acquisto entro la fine del prossimo anno, ipotizzando un'inflazione del 6% nel 2023 e del 3% nel 2024.
"Questo significa che probabilmente ci vorranno almeno altri cinque anni prima che i salari del settore pubblico recuperino questa perdita di potere d'acquisto e che i dipendenti abbiano lo stesso tenore di vita che avevano nel 2021", ha detto Fratzscher.
(Tradotto da Luca Fratangelo, editing Stefano Bernabei)