BERLINO (Reuters) - L'economia tedesca a sorpresa ha registrato una contrazione nel secondo trimestre, per la prima volta in oltre un anno, sollevando dubbi sulla ripresa europea, soprattutto dopo che gli ultimi dati macro hanno mostrato un ritorno in recessione dell'Italia e la stagnazione dell'economia francese.
Nel secondo trimestre, secondo le stime preliminari dell'ufficio di statistica, il Pil tedesco su base destagionalizzata è sceso dello 0,2% rispetto ai tre mesi precedenti. Gli economisti interpellati da Reuters stimavano un Pil invariato.
Il Pil non destagionalizzato è cresciuto dello 0,8% rispetto all'anno prima, praticamente la metà di quanto previsto dagli economisti (+1,5%).
A incidere sul risultato sono stati soprattutto il commercio con l'estero, tradizionalmente uno dei motori dell'economia tedesca, e gli investimenti, in particolare nel settore delle costruzioni.
Uno dei pochi elementi positivi è stata invece la domanda interna. I consumi del settore pubblico sono lievemente cresciuti e i consumatori privati, beneficiando di un forte mercato del lavoro con salari crescenti e bassa inflazione, hanno speso di più, spiega l'ufficio di statistica.
Anche la crescita del primo trimestre è stata limata a +0,7% dal precedente +0,8%, mentre il Pil non destagionalizzato del periodo gennaio-marzo è stato confermato a +2,5%.
Il governo si aspetta una crescita dell'1,8% nel 2014, oltre quattro volte la crescita registrata lo scorso anno.
Il Pil arriva dopo altri dati macroeconomici deludenti. Gli ordini indusriali hanno registrato il maggior calo in quasi tre anni, mentre produzione ed esportazioni hanno mostrato solo una leggera crescita e il morale degli investitori è peggiorato anche a causa della crisi in Ucraina.
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