BERLINO (Reuters) - L'economia tedesca nel secondo trimestre si è contratta a causa di un calo delle esportazioni, secondo i dati preliminari pubblicati stamattina. I produttori risentono dell'ampio rallentamento dell'economia globale, dei conflitti tariffari e dall'incertezza sulla Brexit.
Il Pil è diminuito dello 0,1% su base trimestrale, in linea con un sondaggio Reuters. Diversi osservatori hanno sollevato l'ipotesi di un'altra contrazione nel terzo trimestre e i dati sul settore industriale suggeriscono a Berlino di abbandonare l'obiettivo del pareggio di bilancio e riavviare la crescita economica attraverso uno stimolo fiscale.
In termini annuali aggiustati al calendario, il tasso di crescita della prima economia europea è rallentato nel secondo trimestre allo 0,4% dallo 0,9% del primo. Per la media 2019, il governo di Angela Merkel prevede una crescita di appena lo 0,5%.
"In buona sostanza, l'economia tedesca si trascina sull'orlo della recessione", spiega Andrew Kenningham di Capital Economics, osservando che gli esportatori subirebbero un colpo ancor più forte se la tanto temuta Brexit del 31 ottobre senza un accordo dovesse avere luogo.
In economia si definisce 'recessione tecnica' il fenomeno di due trimestri consecutivi di contrazione del prodotto interno lordo.
Nonostante il dato odierno siano in linea con le aspettative, il generalizzato timore è espresso anche nelle quotazioni del mercato, con rendimento sul Bund decennale in caduta al minimo record di -0,624%.
Il rallentamento globale ha avuto un impatto sulla crescita in tutta l'Europa occidentale, ma l'economia tedesca - storicamente dipendente dalle esportazioni - è particolarmente vulnerabile.
L'ufficio statistico spiega che il canale export netto ha fornito un contributo negativo alla dinamica del Pil, dal momento che le esportazioni sono calate molto più delle importazioni.
Anche il settore edile ha rappresentato un ostacolo dopo aver spinto la crescita complessiva nei primi tre mesi a causa di un inverno insolitamente mite.
"I dati sul Pil di oggi segnano definitivamente la fine di un decennio d'oro per l'economia tedesca", ha dichiarato Cars ten Brzeski di Ing.
"È stato un decennio di forte crescita a seguito di precedenti riforme strutturali, stimolo fiscale, picco del fenomeno localizzazione e stimoli forniti dalla Bce sotto forma di tassi di interesse bassi e di un euro relativamente debole".