(Reuters) - I prezzi del petrolio prolungano il rally e si avviano a guadagni settimanali, sostenuti dall'interruzione della produzione nel Golfo del Messico dopo che l'uragano Francine ha costretto all'evacuazione delle piattaforme.
Intorno alle 10,45, i futures sul Brent sono in rialzo di 26 centesimi, pari allo 0,36%, a 72,23 dollari al barile. I futures sul greggio statunitense West Texas Intermediate salgono di 26 centesimi, pari allo 0,38%, a 69,23 dollari.
Ai livelli attuali, il Brent si avvia a un aumento settimanale di circa l'1,9%, mentre il Wti dovrebbe registrare un guadagno del 2,5%.
"Le continue interruzioni delle forniture in Libia e quelle più ampie del previsto nel Golfo del Messico a causa dell'uragano Francine mantengono il mercato petrolifero in tensione", dice Giovanni Staunovo, analista di Ubs.
Ieri i produttori di petrolio hanno fatto una valutazione dei danni e controlli di sicurezza per prepararsi a riprendere le attività nel Golfo del Messico. I dati ufficiali hanno mostrato che ieri quasi il 42% della produzione petrolifera della regione è stata interrotta.
"Se i ritardi nella produzione dovessero rivelarsi di breve durata e i danni alle piattaforme petrolifere dovessero essere minimi, questi guadagni potrebbero essere annullati, poiché le prospettive più ampie della domanda continuano a fungere da fattore contrario che limita qualsiasi ripresa sostenuta", ha commentato Yeap Jun Rong, market strategist di IG, in una e-mail.
(Tradotto da Chiara Scarciglia, editing Claudia Cristoferi)