Investing.com - L’attività economica nella zona euro sale più del previsto a novembre, al livello più alto dell’anno, con i settori manifatturiero e dei servizi in salita più del previsto, come mostrano i dati preliminari rilasciati questo mercoledì.
Nel report del gruppo di ricerche Markit si legge che l’indice composito dei direttori acquisiti della zona euro, che indica l’attività del settore dei servizi e di quello manifatturiero, è salito a 54,1 a novembre, dalla lettura del mese precedente di 53,3 superando le previsioni di una lettura invariata.
L’indice flash PMI del settore servizi è salito a 54,1 questo mese, dalla lettura di ottobre di 52,8, contro le aspettative di una lettura a 53,0.
L’indice preliminare PMI manifatturiero della zona euro è salito inaspettatamente a 53,7 questo mese dalla lettura finale di 53,5 di ottobre. Si è trattato del massimo di 34 mesi.
Gli analisti avevano previsto un calo a 53,3 a novembre.
Sull’indice, un valore superiore a 50,0 indica un’espansione del settore, mentre un valore inferiore ne indica una contrazione.
Il report ha indicato che i nuovi ordini hanno segnato l’aumento maggiore da dicembre, con il tasso di crescita in salita per il terzo mese consecutivo.
L’arrivo di nuovi ordini ha causato l’accumulo di ordini inevasi più veloce dal maggio 2011, secondo i dati Markit.
“Le aziende con ordini in sospeso da evadere, in aumento al massimo di cinque anni e mezzo, le aziende hanno dovuto assumere più personale per aumentare la capacità operativa”, ha dichiarato l’azienda di ricerche.
La crescita occupazionale è salita per il secondo mese consecutivo, ed ha registrato il massimo dal febbraio 2008.
Intanto, la media dei prezzi praticati dalle aziende per i loro beni e servizi è aumentata per la prima volta da agosto dello scorso anno, per via dell’aumento dei prezzi nel settore manifatturiero.
“Inoltre, sebbene sia solo marginale, l’aumento dei prezzi registrato è il migliore dall’agosto 2011”, si legge sul report.
Chris Williamson, capo economista di Markit, ha dichiarato che “gli indicatori del report segnalano che la crescita continuerà ad aumentare”, ed ha aggiunto che i dati fanno pensare ad una crescita del PIL della zona euro pari allo 0,4% e per quanto riguarda la Germania una crescita dello 0,5%.
Secondo Williamson, “i membri della BCE saranno lieti di vedere che la pressione inflazionaria sta aumentando in maniera stabile”.
“Tuttavia, gli indicatori quali aumento di ordini inevasi e tempi di consegna più lunghi fanno pesare che la domanda supera l’offerta, e che la pressione sui prezzi aumenterà nei prossimi mesi”, ha aggiunto.
Subito dopo il report, il cambio EUR/USD è a quota 1,0603 da 1,0608 precedente al rilascio dei dati, mentre la coppia EUR/GBP si attesta a 0,8566 da 0,8563.
Intanto, i mercati azionari europei sono misti. L’Euro Stoxx 50 è in salita dello 0,07%, il tedesco DAX sale dello 0,03%, il francese CAC 40 segna +0,08%, mentre l’indice londinese FTSE 100 segna +0,68%.