Investing.com - L'attività manifatturiera della zona euro è diminuita inaspettatamente nel mese di gennaio, scendendo a un minimo di due mesi, come dimostrano i dati preliminari di lunedì.
In una relazione, il gruppo di ricerche di mercato Markit, ha dichiarato che il suo indice preliminare PMI è sceso a un destagionalizzato 56,9 a gennaio, in calo rispetto al 57,1 di dicembre, dato rivisto dalla previsione di 56,8.
Gli analisti si aspettavano che l'indice rimanesse stabile a 57,1 nel mese di gennaio.
Una lettura sopra 50,0 per l'indice indica un'espansione del settore, sotto indica contrazione.
La relazione ha affermato inoltre che l'attività del settore dei servizi nella zona euro è salito inaspettatamente a gennaio, raggiungendo il massimo degli ultimi due mesi
L'indice preliminare di acquisto di servizi è salito a un destagionalizzato 55,2 in gennaio, rispetto al 54,2 di dicembre, dato rivisto dalla previsione del 53,7.
Gli analisti si aspettavano che l'indice rimanesse invariato a a 54,2 nel mese di gennaio.
Commentando la relazione, Chris Williamson, economista di Markit ha detto: “La zona euro ha iniziato il 2011 su basi solide, con un aumento record di nuovi ordini in Germania, che contribuisce a sostenere la crescita economica”.
Ha aggiunto: "Tuttavia, la divergenza tra la Germania e il resto dell'area della moneta unica ha raggiunto un nuovo picco, e ad esclusione di Francia e Germania la periferia ha visto una diminuzione degli ordini in quattro degli ultimi cinque mesi”.
Dopo il rilascio dei dati, l'euro è sceso rispetto al dollaro USA, con il cambio EUR/USD in calo dello 0,35% a quota 1,3572.
Nel frattempo, i mercati azionari europei hanno registrato performance negative. L'EURO STOXX 50 è sceso dello 0,12%, il francese CAC 40 ha perso lo 0,12%, l’indice FTSE 100 indica un calo dello 0,15% e in Germania il DAX è perde lo 0,44%.
In una relazione, il gruppo di ricerche di mercato Markit, ha dichiarato che il suo indice preliminare PMI è sceso a un destagionalizzato 56,9 a gennaio, in calo rispetto al 57,1 di dicembre, dato rivisto dalla previsione di 56,8.
Gli analisti si aspettavano che l'indice rimanesse stabile a 57,1 nel mese di gennaio.
Una lettura sopra 50,0 per l'indice indica un'espansione del settore, sotto indica contrazione.
La relazione ha affermato inoltre che l'attività del settore dei servizi nella zona euro è salito inaspettatamente a gennaio, raggiungendo il massimo degli ultimi due mesi
L'indice preliminare di acquisto di servizi è salito a un destagionalizzato 55,2 in gennaio, rispetto al 54,2 di dicembre, dato rivisto dalla previsione del 53,7.
Gli analisti si aspettavano che l'indice rimanesse invariato a a 54,2 nel mese di gennaio.
Commentando la relazione, Chris Williamson, economista di Markit ha detto: “La zona euro ha iniziato il 2011 su basi solide, con un aumento record di nuovi ordini in Germania, che contribuisce a sostenere la crescita economica”.
Ha aggiunto: "Tuttavia, la divergenza tra la Germania e il resto dell'area della moneta unica ha raggiunto un nuovo picco, e ad esclusione di Francia e Germania la periferia ha visto una diminuzione degli ordini in quattro degli ultimi cinque mesi”.
Dopo il rilascio dei dati, l'euro è sceso rispetto al dollaro USA, con il cambio EUR/USD in calo dello 0,35% a quota 1,3572.
Nel frattempo, i mercati azionari europei hanno registrato performance negative. L'EURO STOXX 50 è sceso dello 0,12%, il francese CAC 40 ha perso lo 0,12%, l’indice FTSE 100 indica un calo dello 0,15% e in Germania il DAX è perde lo 0,44%.