Investing.com - L’indice dei prezzi al consumo cinese è cresciuta meno del previsto a gennaio, in quanto le festività del nuovo anno hanno stimolato un aumento limitato della spesa, mentre la contrazione sostenuta dell’indice dei prezzi alla produzione si è leggermente attenuata.
L’inflazione dei prezzi al consumo in Cina è aumentata dello 0,3% su base mensile a gennaio, secondo i dati dell’Ufficio nazionale di statistica. La lettura è stata più debole delle aspettative di crescita dello 0,4%, ma è migliorata rispetto allo 0,1% registrato a dicembre.
Su base annua, l’IPC ha registrato una contrazione dello 0,8% a gennaio, molto peggiore delle aspettative di un calo dello 0,5% e della lettura dello 0,3% del mese precedente.
I dati deboli sono arrivati anche se le vacanze di Capodanno hanno stimolato un aumento della spesa dei consumatori, in particolare per i viaggi e lo shopping. La Banca Popolare Cinese ha inoltre allentato ulteriormente le condizioni di liquidità nel mese.
Tuttavia, l’inflazione al consumo è rimasta ben lontana dal territorio deflazionistico, dopo essersi contratta per quattro degli ultimi 12 mesi. Il sentimento dei consumatori in Cina è rimasto ampiamente negativo tra le persistenti preoccupazioni per la lentezza della ripresa economica.
L’indice dei prezzi alla produzione (IPP) ha rispecchiato la continua debolezza dell’attività commerciale, anche se con qualche miglioramento. L’inflazione IPP è scesa del 2,5% su base annua a gennaio, battendo le stime di un calo del 2,6% e migliorando rispetto al calo del 2,7% registrato a dicembre.
Tuttavia, l’IPP ha registrato il 16° mese consecutivo di contrazione.
Il dato di giovedì è stato in gran parte anticipato da una serie di dati deboli dagli indici dei responsabili degli acquisti di gennaio, che hanno mostrato pochi miglioramenti nell’attività delle imprese.
La ripresa economica post-COVID non si è materializzata nel 2023, mettendo in dubbio la capacità di recupero della seconda economia mondiale dopo tre anni di blocco.
La lettura di giovedì evidenzia la necessità di maggiori misure di stimolo fiscale da parte di Pechino, richieste a gran voce dagli investitori in un contesto di peggioramento delle condizioni economiche.