BEIRUT (Reuters) - I militanti dello Stato islamico hanno diffuso un video con quello che hanno identificato come il giornalista britannico John Cantlie in ostaggio, dicendo che presto l'uomo rivelerà i "fatti" sul gruppo per contrastare quanto riportato dai media occidentali.
Lo Stato islamico, che controlla alcune zona in Siria e Iraq, ha già decapitato due giornalisti Usa e un operatore britannico nelle ultime settimane, in quella che ha definito una ritorsione per i raid aerei statunitensi in Iraq.
Nel nuovo video di tre minuti diffuso sui social media, però, l'uomo identificato come Cantlie sembra in buona salute e promette di raccontare alcuni fatti in una serie di "programmi".
"Ora, so quello che state pensando: 'Lo sta facendo perché è prigioniero, ha una pistola puntata alla testa ed è costretto a farlo'. Vero?", dice l'uomo nel video.
"E' vero, sono un prigioniero. Non posso negarlo. Ma visto che sono stato abbandonato dal mio governo e il mio destino è ora nelle mani dello Stato islamico, non ho niente da perdere".
Il presidente Usa Barack Obama sta tentando di costruire una coalizione internazionale per distruggere lo Stato islamico e gli Stati Uniti hanno già realizzato una serie di attacchi aerei contro il gruppo in Iraq.
Nel video, il presunto Candlie dice di essere stato fatto prigioniero nel 2012, dopo il suo arrivo in Siria a novembre e spiega di aver lavorato per quotidiani e settimanali, compresi il Sunday Times, il Sun e il Sunday Telegraph.
"Vi mostrerò la verità dietro il sistema e le motivazioni dello Stato islamico e come i media occidentali possano manipolare la verità", aggiunge.
Sabato scorso, lo Stato islamico ha diffuso un video con la decapitazione dell'operatore britannico David Haines e un uomo dal volto coperto spiegava che un altro ostaggio, identificato come Alan Henning, sarebbe stato ucciso se il premier britannico David Cameron avesse continuato ad appoggiare la lotta contro lo Stato islamico.