ROMA (Reuters) - A giugno le retribuzioni contrattuali orarie sono aumentate su mese dello 0,1% e sono cresciute dell'1,1% su anno, rende noto l'Istat.
A maggio le retribuzioni erano rimaste invariate in termini congiunturali ed erano salite dell'1,1% sullo stesso periodo del 2014.
Nel mese di giugno l'indice Nic dei prezzi al consumo è salito dello 0,2% sia su base congiunturale che su anno.
Complessivamente, nei primi sei mesi del 2015 la retribuzione oraria media è cresciuta dell'1,1% rispetto al corrispondente periodo del 2014.
Istat sottolinea che a giugno, con riferimento ai principali macrosettori, a giugno le retribuzioni contrattuali orarie registrano un incremento tendenziale dell'1,5% per i dipendenti del settore privato e una variazione nulla per quelli della pubblica amministrazione.
I settori che a giugno presentano gli incrementi tendenziali maggiori sono: agricoltura (3,9%); energia e petroli, estrazione minerali, gomma, plastica e lavorazione minerali non metalliferi (3,0%); metalmeccanica (2,7%). Si registrano variazioni nulle nei settori del credito e assicurazioni, degli alimentari, bevande e tabacco e in tutti i comparti della pubblica amministrazione.
Tra i contratti monitorati dall'indagine, nel mese di giugno non sono stati recepiti nuovi accordi e nessuno è scaduto.
Alla fine di giugno la quota dei dipendenti in attesa di rinnovo è del 40,3% nel totale dell'economia e del 22,9% nel settore privato. L'attesa del rinnovo per i lavoratori con il contratto scaduto è in media di 52,2 mesi per l'insieme dei settori e di 34,7 mesi per quelli del settore privato.