ROMA (Reuters) - La ricchezza delle famiglie italiane in termini reali è calata dell'1,7% nel 2013 e segna un -8% dall'inizio della crisi nel 2007, pur restando elevata nel confronto con gli altri Paesi.
E' quanto emerge dal supplemento al Bollettino statistico di Banca d'Italia "La ricchezza delle famiglie italiane", che segnala come il trend sembri confermato quest'anno: secondo stime preliminari, nel primo semestre la ricchezza netta delle famiglie sarebbe scesa di un ulteriore 1,2% in termini nominali.
La riduzione di ricchezza netta (la somma di attività reali e finanziarie al netto delle passività) registrata nel 2013, pari a circa 150 miliardi di euro in termini reali, appare legata principalmente al risparmio, tornato a crescere dopo otto anni (46 miliardi di euro rispetto ai 34 dell'anno prima), e ai capital gain, che sono stati negativi per 195 miliardi a causa del calo dei prezzi delle abitazioni e delle altre attività reali.
Alla fine del 2013 la ricchezza netta delle famiglie italiane risultava pari a 8.728 miliardi di euro, con una media di 144.000 euro pro capite e 356.000 per famiglia. Le attività reali rappresentavano il 60% del totale delle attività, quelle finanziarie il restante 40%, e le passività, inferiori a 900 miliardi di euro, erano di poco superiori al 9% delle attività complessive.
"Nel 2013 il valore della ricchezza netta complessiva è diminuito rispetto all'anno precedente dell'1,4% a prezzi correnti; la flessione del valore delle attività reali (-3,5%), dovuta al calo dei prezzi medi delle abitazioni (-5,1%), è stata
solo in parte compensata da un aumento delle attività finanziarie (2,1%) e da una riduzione delle passività (-1,1%)", spiega il supplemento.
Nel confronto internazionale, comunque, le famiglie italiane mostrano una ricchezza netta elevata, "pari nel 2012 a 8 volte il reddito lordo disponibile; tale rapporto è comparabile con quelli di Francia, Giappone e Regno Unito e superiore a quelli di Stati Uniti, Germania e Canada. Il rapporto fra attività reali e reddito disponibile lordo, pari a 5,4, è inferiore soltanto a quello delle famiglie francesi".
"Relativamente basso" il livello di indebitamento - pari all'81% del reddito disponibile - nonostante gli aumenti significativi registrati nell'ultimo decennio.
Per quanto riguarda la ricchezza abitativa delle famiglie, a fine 2013 segnava un -4,1% nel confronto con l'anno prima (-4,4% in termini reali).