ROMA (Reuters) - Confindustria vede il Pil italiano crescere nel quarto trimestre dello 0,3%, dopo il +0,2% in estate, ancora a "ritmo lento" anche se il continuo calo del greggio potrebbe sostenere il reddito disponibile e regalare un incremento dello 0,2% del Pil nel 2016.
E' quanto prevede il Centro studi Confindustria nella sua Congiuntura flash sull'andamento dell'economia in Italia e nel mondo.
"Il Pil italiano continua ad avanzare a ritmo lento: +0,3% trimestrale in autunno (stima CSC), dopo il +0,2% in estate. Conferme della tendenza per l'avvio del 2016 vengono dagli indicatori qualitativi (fiducia, PMI) e da evidenze aneddotiche. Tuttavia, l'esperienza recente di ampio divario tra questi ultimi e le statistiche ufficiali suggerisce cautela nelle valutazioni", dice la nota di viale dell'Astronomia.
Nonostante la previsione di Confindustria per il quarto trimestre sia più ottimistica di quella di Bankitalia (+0,2%) anche l'associazione degli industriali sottolinea che permangono rischi di ribasso per l'economia italiana, anche se il quadro generale resta favorevole.
"L'ulteriore forte caduta del prezzo del petrolio aggiunge spinta al reddito disponibile nei paesi consumatori (per il Belpaese vale uno 0,2% di Pil in più quest'anno), però nell'immediato è insieme specchio e fonte di instabilità internazionale. Tutte queste fibrillazioni segnalano che lo scenario è diventato più sfidante, con maggiori rischi al ribasso", spiega la nota. "Tuttavia, il quadro resta favorevole".