MILANO (Reuters) - Fitch prevede per l'Italia una crescita del Pil dello 0,3% quest'anno, nettamente più bassa delle precedenti stime di dicembre pari a +1,1%.
In un rapporto pubblicato oggi, l'agenzia di rating vede inoltre per l'intera zona euro un rallentamento della crescita 2019 all'1%.
Il deterioramento delle prospettive economiche e le aspettative inferiori di inflazione , sottolinea Fitch, spingeranno la Bce a prendere in considerazione il riavvio degli acquisti di asset.
Le prime indicazioni del 2019 non lasciano pensare che ci sarà una ripresa dell'economia della zona euro prima della seconda metà dell'anno, prosegue l'agenzia. La crescita del blocco quest'anno è quindi vista intorno all'1% rispetto al +1,7% stimato a dicembre, e anche per la Germania la previsione è stata ridotta a un +1%.
I rischi al ribasso restano essenzialmente quelli di un'escalation delle tensioni commerciali globali, di un più marcato rallentamento della Cina, di una Brexit disordinata e di una maggiore incertezza legata a tensioni politiche nazionali.
Sul fronte bancario, per Fitch l'aumento dei tassi a lungo termine in Italia a seguito dello stallo sulla manovra di bilancio, unito a un calo di circa il 35% dei titoli delle banche italiane da inizio 2018, potrebbe spingere gli istituti a trasferire ai clienti le condizioni più rigide che si trovano ad affrontare. "In termini di impieghi effettivi, non sembra che l'incertezza abbia finora fortemente impattato l'appetito di prestiti", osserva comunque l'agenzia, aggiungendo che i flussi di prestiti continuano a crescere e sono sui massimi post crisi.