MILANO (Reuters) - Le nuove stime della Commissione Europea sull'Italia, in arrivo il prossimo 4 febbraio, non conterranno grandi cambiamenti rispetto al quadro tratteggiato lo scorso novembre.
A dirlo è Marco Buti, direttore generale per gli Affari eocnomici e finanziari della Commissione Ue.
"Non mi aspetto uno stravolgimento", ha detto a margine di un convegno Ispi.
Lo scorso novembre la Ue prospettava per l'Italia una crescita del Pil pari a 0,9% nel 2015 e a 1,5% nel 2016. Il deficit era stimato rispettivamente al 2,6% e al 2,3% del Pil nei due anni mentre il debito era indicato al 133,0% nel 2015 e al 132,2% nel 2016.
Le stime di febbraio, ha spiegato Buti, terranno conto dell'evoluzione dello scenario macroeconomico mondiale, in particolar modo della crisi dei paesi emergenti, e della prosecuzione della fase di ripresa nella zona euro. Il giudizio sulla legge di stabilità italiana arriverà a maggio, quando la Commissione elaborerà nuove stime e avrà ricevuto dal governo il programma nazionale delle riforme.
(Elvira Pollina)
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