ROMA (Reuters) - La produzione industriale italiana ha registrato una marcata flessione nel 2023 nonostante un rimbalzo superiore alle attese nel mese di dicembre, con gli analisti che segnalano il permanere di rischi per l'anno in corso.
Secondo i dati diffusi questa mattina da Istat, a dicembre si è registrato un rimbalzo dell'1,1% su mese dopo il -1,3% di novembre, a fronte di un consensus per un +0,9%. A livello tendenziale, l'indice ha segnato l'undicesimo calo consecutivo (-2,1%).
Guardando alla media del periodo ottobre-dicembre, si evidenzia una flessione dello 0,5% rispetto al trimestre precedente, l'unico in cui si sia registrato un recupero congiunturale di appena, però, lo 0,1%, come spiega Istat.
Lo scorso anno, nel complesso, la produzione ha fatto registrare un -2,5% dal +0,4% del 2022, dice l'istituto, sottolineando che "la dinamica tendenziale dell'indice corretto per gli effetti di calendario è stata negativa per quasi tutti i mesi del 2023".
"Tra i principali raggruppamenti di industrie, solamente per i beni strumentali si osserva una crescita nel complesso del 2023 rispetto all'anno precedente", rileva l'istituto di statistica.
Dopo i dati Istat, Prometeia ha migliorato le stime di produzione per il primo trimestre sottolineando però come il 2024 resti "costellato ancora da numerosi rischi, in particolare quelli collegati a fattori geopolitici".
Paolo Mameli di Intesa Sanpaolo (BIT:ISP) ritiene che "il punto di minimo del ciclo nell'industria potrebbe essere alle spalle". Nel report Macro Rapid Response, tuttavia, l'economista segnala che il settore "difficilmente potrà dare un contributo positivo all'attività economica almeno ancora per tutta la prima metà del 2024", citando la persistente debolezza del commercio mondiale accentuata dalla crisi del Canale di Suez.
Istat stima che lo scorso anno il Pil italiano si sia attestato a +0,7%, appena sotto l'obiettivo del governo Meloni pari a +0,8%, mentre per l'anno in corso i principali previsori vedono la crescita sotto l'1% rispetto all'1,2% a cui mira l'esecutivo.
(Antonella Cinelli, editing Valentina Consiglio)