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Italia, tasso disoccupazione a minimo 3 anni tra ripresa e corsa a sgravi

Pubblicato 07.01.2016, 17:58
Aggiornato 07.01.2016, 18:01
© Reuters. Un operaio a lavoro
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ROMA (Reuters) - - Nuovi segnali positivi dal mercato del lavoro italiano, che a novembre ha registrato una discesa del tasso di disoccupazione ai minimi da tre anni, con gli investitori attratti dagli sgravi fiscali previsti per le assunzioni permanenti, che da quest'anno sono inferiori, mentre la congiuntura economica mostra segnali di lenta ripresa.

Secondo i dati resi noti stamane da Istat, a novembre il tasso è sceso di 0,2 punti all'11,3%, il minimo da novembre 2012. La mediana delle attese degli economisti interpellati da Reuters in un sondaggio prospettava un dato stabile a 11,5%.

Nello stesso mese è risultato in calo al 10,5% da 10,6% di ottobre la percentuale di persone in cerca di un'occupazione nella zona euro.

Tornando all'Italia, i dati Istat mostrano una discesa anche del tasso di disocupazione nella fascia di età tra i 15 e i 24 anni, attestatosi a 38,1%, minimo da giugno 2013, dal 39,3% (rivisto da 39,8%) di ottobre.

"Per l'ennesimo mese c'è stata una sorpresa positiva, che questo mese è ancora più confortante perché il calo della disoccupazione non si accompagna all'aumento degli inattivi", sottolinea Paolo Mameli, economista di Intesa Sanpaolo (MI:ISP).

Il numero di inattivi è rimasto sostanzialmente stabile nel confronto con ottobre, e aumenta dell'1% (+138.000) rispetto a dodici mesi prima. Il tasso di inattività è rimasto invariato rispetto al mese prima al 36,3%.

D'altra parte il tasso di occupazione è risultato in rialzo di 0,1 punti percentuali in termini congiunturali, al 56,4%. Gli occupati - 22,480 milioni - sono in aumento dello 0,2% rispetto a ottobre (+36.000), e salgono dello 0,9% su base annua (+206.000).

Quello che emerge dallo spaccato dei dati, inoltre, è l'aumento dei dipendenti con contratto permanente (+40.000), mentre calano quelli a tempo determinato (-32.000).

"L'impressione è che ci sia stata una corsa alle assunzioni a tempo indeterminato da parte delle imprese prima della fine dell'anno, visto che l'anno prossimo gl incentivi saranno minori", commenta Mameli, che si aspetta una prosecuzione di tale trend anche a dicembre.

Le imprese che hanno assunto in maniera stabile l'anno scorso potranno contare su sgravi contributivi fino a 8.000 euro annui per tre anni, mentre chi assumerà nel 2016 potrà beneficiare per 24 mesi di sgravi di poco superiori ai 3.000 euro annui.

I lavoratori assunti con le norme entrate in vigore a marzo dell'anno scorso, inoltre, non hanno la possibilità di essere reintegrati sul posto di lavoro in caso di licenziamento per motivi economici, ma possono beneficiare solo di un indennizzo crescente con l'anzianità di servizio.

Più strettamente legato al miglioramento del ciclo economico, con il ritorno della crescita dopo tre anni di recessione, è l'aumento degli occupati indipendenti, cresciuti di 28.000 unità rispetto ad ottobre.

"Prima dei numeri odierni - prosegue Mameli - per il tasso di disoccupazione avevo una previsione media annua nel 2016 intorno all'11%, che a questo punto potrebbe scendere appena sotto questa soglia".

A detta dell'economista, la velocità di riduzione del tasso di disoccupazione l'anno prossimo dovrebbe essere inferiore rispetto a quella registrata nei mesi del 2015, che hanno visto la percentuale allontanarsi dal picco storico del 13,1% segnato a novembre 2014.

© Reuters. Un operaio a lavoro

Complessivamente meno brillante è il quadro restituito dalla statistica trimestrale. Nei periodo settembre-novembre Istat ha registrato una diminuzione dei disoccupati (-4,4%,pari a -134 mila) ma un lieve calo anche delle persone occupate (-0,1%, pari a -12 mila), accompagnate da una crescita degli inattivi (+0,6%, pari a +88 mila).

In termini assoluti a novembre le persone in cerca di lavoro in Italia risultavano essere 2,871 milioni, contro gli 1,6 milioni rilevati alla fine del 2007.

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