Investing.com - Dai verbali del vertice di politica monetaria della Banca d’Inghilterra è emerso che tutti i nove membri della commissione di politica monetaria (MPC) hanno votato all’unanimità per mantenere i tassi di interesse invariato al minimo storico dello 0,5% notando le difficoltà nell’interpretare gli indicatori macroeconomici e dei mercati finanziari che ci saranno nei prossimi mesi per via dell’imminente referendum con cui il Regno Unito deciderà se restare o meno nell’Unione Europea.
La BoE ha lasciato invariato il tasso di interesse di riferimento allo 0,5%, come previsto. Il tassi viene mantenuto a questo livello dal marzo del 2009.
La banca centrale ha inoltre deciso di non apportare modifiche agli acquisti di stimolo, mantenendoli a 375 miliardi di sterline.
Tutti i nove membri del MPC hanno deciso all’unanimità di mantenere invariato il programma di acquisti.
Secondo i verbali, la commissione ha notato che l’attuale calo dell’inflazione (allo 0,5% rispetto all’obiettivo del 2%) è “dovuto soprattutto ai cali insoliti dei prezzi di energetici ed alimentari, che dovrebbero ridursi nel prossimo anno” ed ha dichiarato che anche l’inflazione core resta debole.
La BoE ha parlato delle notizie miste sulle prospettive a breve termine per la crescita mondiale, sottolineando però che la crescita nazionale è rimasta stabile e prevedendo un aumento dell’inflazione il prossimo anno, grazie all’aumento del prezzo del greggio e del recente deprezzamento della sterlina.
La banca prevede un “probabile” aumento dei tassi nel periodo preso in considerazione, ma ha dichiarato che l’incertezza legata al referendum del 23 giugno sull’appartenenza all’Unione Europea comporta “una più difficile interpretazione degli indicatori macroeconomici e dei mercati finanziari nei prossimi mesi, e la Commissione potrebbe avere un approccio più cauto ai dati in questo periodo rispetto al solito”.
“Tutti i membri concordano che, visto il persistere di venti contrari all’economia, quando la banca inizierà ad alzare i tassi lo farà in modo più graduale rispetto al passato”, si legge nei verbali.
La commissione conclude affermando che le dichiarazioni si basano su previsioni e non bisogna considerarle una “promessa” dal momento che tutte le decisioni future dipenderanno dai dati.
La sterlina si è indebolita prima del report dal momento che secondo voci di corridoio due membri della commissione, Andy Haldane e Gertjan Vlieghe, avrebbero potuto votare a favore di un taglio dei tassi. Dopo il report, il cambio GBP/USD si attesta a 1,4147 da circa 1,4142 segnato prima della dichiarazione, mentre la coppia EUR/GBP si attesta a 0,7957 da 0,7958 registrato in precedenza.
Intanto, i mercati europei sono poco mossi. L’indice londinese FTSE 100 scende dello 0,08%, l’EURO STOXX 50 sale dello 0,19%, il francese CAC 40 segna -0,08%, mentre il tedesco DAX è in calo dello 0,02%.