Di Ambar Warrick
Investing.com - La Banca del Giappone (BoJ) ha mantenuto i suoi tassi di interesse di riferimento a livelli ultra-bassi giovedì, come previsto, spiegando la necessità di una politica monetaria accomodante tra i continui venti contrari derivanti dall’aumento dei prezzi delle materie prime e le conseguenze della pandemia COVID-19.
La terza banca centrale del mondo ha mantenuto il suo tasso di interesse a breve termine negativo allo 0,1% dopo un voto unanime, e si è impegnata a continuare ad acquistare obbligazioni in modo che i rendimenti a 10 anni rimangano bloccati a zero.
La mossa ha spinto lo yen a un nuovo minimo di 24 anni a 145,33, mentre la valuta continua a subire la pressione di un crescente divario tra i tassi di prestito locali e quelli esteri. Tuttavia, lo yen si è ripreso rapidamente dal minimo, poiché gli short seller sono rimasti diffidenti nei confronti di qualsiasi intervento del governo giapponese nei mercati valutari.
La mossa della BoJ arriva poche ore dopo che la U.S. Federal Reserve ha alzato i tassi di interesse di 75 punti base per il terzo vertice consecutivo e ha promesso ulteriori rialzi per combattere l’inflazione che ha raggiunto i massimi di 40 anni.
Ma nonostante i crescenti differenziali nei tassi di interesse, giovedì la BoJ non ha dato alcun segnale di voler ridurre i suoi piani di allentamento monetario. La banca centrale ha ribadito il suo impegno a garantire che la crescita dei salari locali rimanga comodamente al di sopra della soglia del 2%, che è anche il suo obiettivo annuale d’inflazione.