Di Ambar Warrick
Investing.com - La produzione industriale giapponese è rallentata più del previsto a settembre, come mostrano i dati di lunedì, a causa dell’aumento dei costi delle materie prime e del rallentamento della produzione automobilistica.
La produzione industriale giapponese si è ridotta dell’1,6% a settembre, superando le aspettative di un calo dell’1%. I dati del Ministero dell’Economia, del Commercio e dell’Industria (METI) hanno evidenziato una crescita ben inferiore al 3,4% registrato ad agosto.
Il rallentamento della produzione automobilistica è stato il principale fattore che ha determinato il calo, ma hanno pesato anche le interruzioni della catena di approvvigionamento. Toyota Motor (NYSE:TM) Corp, la più grande casa automobilistica del mondo per vendite, ha recentemente avvertito che la carenza di semiconduttori sta ostacolando gravemente la produzione, in particolare per le sue fabbriche locali.
I dati di lunedì segnano la fine di una serie di tre mesi di aumento della produzione, mentre il Paese ha allentato la maggior parte delle restrizioni legate al COVID e ha disposto misure a sostegno dello yen.
L’aumento dell’inflazione è il principale ostacolo che i produttori locali si trovano ad affrontare a causa del rapido aumento dei costi delle materie prime. Il forte deprezzamento dello yen di quest’anno ha reso più costosa l’importazione di materie prime per i produttori locali, facendo aumentare anche i costi dei servizi.
Tuttavia, la produzione di attrezzature industriali, prodotti chimici e metalli è rimasta stabile nel corso del mese, indicando la forza di alcuni settori dell’economia giapponese.
Il METI ha previsto che produzione industriale si ridurrà dello 0,4% ad ottobre a causa della continua debolezza della produzione automobilistica. Si prevede poi che la produzione aumenti dello 0,8% a novembre, con la produzione di macchinari industriali che dovrebbe contribuire a sostenere la produzione.
In un altro momento positivo per l’economia giapponese, le vendite al dettaglio sono cresciute più del previsto a settembre.
I dati hanno mostrato che le vendite al dettaglio sono cresciute del 4,5% a settembre, battendo le aspettative di una crescita del 4,1%.
Il recente allentamento della maggior parte delle restrizioni COVID ha visto un forte rimbalzo della spesa dei consumatori giapponesi quest’anno, che ha anche contribuito a sostenere la crescita economica del Giappone.
Tuttavia, le prospettive per l’economia giapponese rimangono poco incoraggianti, in quanto il Paese è alle prese con uno yen fortemente indebolito e un’inflazione in aumento.
Se da un lato si prevede che Banca del Giappone mantenga una politica accomodante per sostenere la crescita, dall’altro si prevede che i bassi tassi di interesse locali indeboliscano lo yen nel breve termine.
Questo lunedì la valuta giapponese è in calo dello 0,3% a 147,94 contro il dollaro.