ROMA (Reuters) - Nei primi sei mesi dell'anno è sensibilmente aumentata nelle imprese italiane la percentuale di irregolarità riscontrate dagli ispettori del ministero del Lavoro, secondo i dati resi noti oggi dalla Direzione generale per l'attività ispettiva.
Gli ispettori hanno contestato illeciti a 40.499 aziende, "con un tasso di irregolarità di circa il 59% delle imprese ispezionate, con un sensibile aumento rispetto al primo semestre dell'anno precedente", spiega una nota.
Sono oltre 18.000 i lavoratori in nero scoperti nel corso delle ispezioni, e 3.873 le aziende sospese "per l'utilizzo di personale non dichiarato in misura pari o superiore al 20% di quello presente al momento dell'accesso".
Un "notevole incremento" si registra per le "irregolarità, di natura penale, relative alla tutela delle lavoratrici madri e all'impiego di lavoratori extracomunitari clandestini"; in sensibile aumento anche le violazioni riguardanti l'orario di lavoro.
Le ispezioni sono state nel primo semestre 75.890, a cui si aggiungono 3.882 accertamenti in materia di cassa integrazione, contratti di solidarietà e patronati, precisa la nota.
Per quanto riguarda la vigilanza Inps/Inail, su 20.718 imprese ispezionate nel periodo gennaio-giugno sono risultate irregolari 17.268.
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