ROMA (Reuters) - Il ministero dell'Economia definisce il contrasto all'evasione fiscale "una priorità del governo" in risposta alla minoranza del Pd che lamenta un atteggiamento troppo morbido verso chi non versa le imposte.
La presa di posizione arriva dopo che il sottosegretario al Tesoro e leader di Scelta civica, Enrico Zanetti, ha chiesto di fatto le dimissioni di Rossella Orlandi, direttore dell'Agenzia delle entrate.
"Se continua ad esternare il suo malessere e a dire che l'Agenzia muore le dimissioni diventano inevitabili", ha detto Zanetti durante un'intervista a Repubblica.
Ieri il quotidiano ha attribuito a Rossella Orlandi dichiarazioni critiche sulle scelte dell'esecutivo. Tra tutte la decisione di alzare a 3.000 da 1.000 euro la soglia per l'uso del contante, attraverso la legge di Stabilità.
La Orlandi, inoltre, continua a premere sull'esecutivo perché sia risolto il nodo dei circa 800 dirigenti decaduti dall'incarico per effetto di una sentenza della Corte costituzionale.
Le dichiarazioni di Zanetti hanno innescato la reazione della minoranza democratica: "Nel governo c'è chi lavora per allargare le maglie della lotta all'evasione fiscale", ha detto Roberto Speranza.
Il Tesoro, invece, parla in una nota di "immutata stima nel direttore Rossella Orlandi" e dice di esser "impegnato nell'attività di rafforzamento organizzativo e operativo dell'Agenzia delle Entrate".
Zanetti, smentito, ora "chiede al ministro [Pier Carlo] Padoan e al presidente del consiglio [Matteo] Renzi un incontro politico dirimente e chiarificatore", spiega una nota di Scelta civica.
Il Tesoro ha riepilogato le principali iniziative assunte finora per combattere l'evasione fiscale, fra le quali l'obbligo di fatturazione elettronica per la pubblica amministrazione e gli accordi internazionali contro l'evasione internazionale.