Investing.com - L’indice dei prezzi al consumo preliminare nella zona euro ad aprile è tornato in territorio negativo scendendo più del previsto, scatenando i timori per il rischio di deflazione nella regione, secondo i dati ufficiali di questa mattina.
Nel report dell’Eurostat si legge che l’indice dei prezzi al consumo della zona euro è sceso ad un tasso destagionalizzato dello 0,2% questo mese, più dello 0,1% previsto e dopo la lettura finale pari allo 0,0% di marzo.
L’indice IPC core, che esclude i costi di alimenti, energia, alcol e tabacco, ha visto un incremento al tasso destagionalizzato dello 0,8% ad aprile, meno dello 0,9% previsto ed in calo dall’1,0% del mese precedente.
All’inizio di marzo il Presidente della Banca Centrale Europea ha annunciato nuove misure di stimolo, tra cui un aumento degli acquisti di asset ed un ulteriore taglio dei tassi di deposito, per dare slancio all’attività economica e sostenere l’inflazione debole.
Dopo il report, rilasciato in concomitanza ai dati sul prodotto interno lordo del primo trimestre nella regione, il cambio EUR/USD si è attestato a 1,1382 da 1,1385 segnato prima della pubblicazione dei dati, mentre la coppia EUR/GBP è scambiata a 0,7800 da 0,7796 registrato precedentemente.
Intanto, i titoli azionari europei sono al ribasso. L’EURO STOXX 50 crolla dell’1,27%, il tedesco DAX segna -1,07%, il francese CAC 40 è in calo dell’1,39%, mentre il londinese FTSE 100 va giù dello 0,67%.