Investing.com - Sebbene l’attività del settore dei servizi britannico abbia continuano a crescere a febbraio, il calo maggiore del previsto porta la crescita al minimo di quasi tre anni, secondo i dati di questa mattina.
Nel report dell’agenzia di ricerche di mercato Markit si legge che l’indice destagionalizzato dei direttori acquisti Markit/CIPS per il settore dei servizi britannico è sceso a 52,7 il mese scorso da 55,6 di gennaio, il massimo da novembre. Gli analisti avevano previsto un calo a 55,1 a febbraio.
Un livello superiore a 50,0 indica una crescita dell’industria, mentre un livello inferiore a 50,0 è indice di una contrazione.
L’attività delle imprese ed i nuovi lavori sono aumentati al tasso più lento dal marzo del 2013.
La crescita dell’occupazione segna il minimo di due anni e mezzo.
Il report ha mostrato inoltre che le pressioni inflazionarie restano deboli.
“Il rallentamento di febbraio suggerisce che la crescita economica potrebbe scendere allo 0,3% nel primo trimestre, ma ci sono rischi ribassisti anche per questa crescita modesta”, ha spiegato Chris Williamson, capo economista di Markit.
Williamson ha affermato inoltre che l’entità dell’indebolimento potrebbe essere uno shock per i policymaker. “Sicuramente metterà a tacere le speculazioni su un eventuale aumento dei tassi di interesse da parte della Banca d’Inghilterra”, ha aggiunto.
Il cambio GBP/USD si è attestato a 1,4062 da 1,4061 segnato prima della pubblicazione dei dati, mentre la coppia EUR/GBP si attesta a 0,7730 da 0,7732.
Intanto, le borse europee restano al ribasso, ma l’indice londinese FTSE 100 sale dello 0,04% dopo essere rimasto stabile prima della pubblicazione dei dati. L’EURO STOXX 50 è in calo dello 0,20%, il francese CAC 40 segna -0,25%, mentre il tedesco DAX scende dello 0,09%.