Investing.com - L’indice dei prezzi al consumo (IPC) nella zona euro è scesa meno del previsto a giugno, secondo i dati ufficiali di questo venerdì.
Nel report dell’Eurostat si legge che l’indice dei prezzi al consumo è salito al tasso destagionalizzato dell’1,3% a giugno, più dell’1,2% previsto, dopo la lettura finale dell’1,4% del mese prima.
Secondo l’Eurostat, considerando le principali componenti dell’inflazione nella zona euro, l’energia dovrebbe segnate il tasso annuo maggiore a giugno (l’1,9% rispetto al 4,5% di maggio), seguita dai servizi (1,6% rispetto all’1,3% di maggio), da alimenti, alcol e tabacco (1,4% in confronto all’1,5% di maggio) e dai beni industriali non energetici (lo 0,4% rispetto allo 0,3% di maggio).
L’indice IPC core, che esclude i costi di alimentari, energetici, alcol e tabacco, è salito al tasso destagionalizzato dell’1,1% a giugno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, dopo l’aumento dello 0,9% del mese prima.
Gli analisti avevano previsto che l’inflazione core salisse dell’1,0%.
L’obiettivo per l’inflazione della Banca Centrale Europea (BCE) è di poco meno del 2,0%; la banca prenderà la prossima decisione di politica monetaria il 20 luglio.
Il cambio EUR/USD si attesta a 1,1398 da circa 1,1404 segnato prima dei dati, mentre la coppia EUR/GBP è scambiata a 0,8782 dal precedente 0,8777.
Intanto, le borse europee sono miste. L’Euro Stoxx 50 sale dello 0,31%, il tedesco DAX segna +0,17%, il francese CAC 40 va su dello 0,44%, mentre il londinese FTSE 100 scende dello 0,11%.