ROMA (Reuters) - Il Tar della Lombardia ha sospeso i contestati aumenti di luce e gas scattati lo scorso luglio su decisione dell'Autorità per l'energia.
I giudici amministrativi hanno infatti accolto il ricorso presentato dall'associazione dei consumatori Codacons riconoscendo il "danno grave ed irreparabile" in cui sarebbero incorse le famiglie a causa dei rincari, secondo quanto si legge nel decreto cautelare, visto da Reuters.
Il Codacons esulta e in un comunicato "invita i 30 milioni di utenti italiani dell'energia ad aderire alla class action avviata dall'associazione".
L'Autorità spiega in una delibera pubblicata su Internet che sussistono i presupposti "per proporre immediata istanza di revoca" e parla di "un'erronea rappresentazione degli elementi di fatto e di diritto".
Pronta la replica del Codacons: "Siamo esterrefatti e pertanto daremo battaglia in tribunale conto l’Autorità e contro gli autori delle speculazioni che danneggiano gli utenti dell’energia".
Il 28 giugno il Garante ha annunciato che da luglio le tariffe elettriche sarebbero salite del 4,3% su base annua anche a causa dei maggiori costi di dispacciamento, cioè i costi sostenuti dal gestore della rete ( Terna (MI:TRN)) per mantenere in equilibrio il sistema elettrico.
Nel comunicato che dava conto della decisione, l'Autorità aveva citato "criticità in alcune aree del Paese, riconducibili alle strategie anomale adottate da diversi operatori sul mercato all'ingrosso", parlando di verifiche in corso.
Il sospetto è che le imprese si siano messe d'accordo per aumentare i prezzi, in un momento in cui le centrali elettriche hanno un'attività ridotta o sono chiuse.
Secondo il ministro dello Sviluppo, Carlo Calenda, il Tar "conferma la necessità di fare al più presto chiarezza sui fatti e sui possibili comportamenti speculativi che hanno portato ad un aumento anomalo dei costi di dispacciamento negli ultimi mesi".
"Il governo segue con grande attenzione, nel pieno rispetto dei ruoli, questa vicenda, con l'obiettivo prioritario di non far pagare costi impropri a cittadini e imprese", aggiunge il ministro in una nota.
Il Tar si riunirà in sede collegiale il 15 settembre per l'esame del decreto.
(Antonella Cinelli e Giuseppe Fonte)