OPATOVAC, Croazia (Reuters) - I cittadini serbi possono entrare in Croazia, ma non i veicoli registrati in Serbia, in base a un divieto imposto per rappresaglia contro l'embargo serbo sulle merci croate, ha detto oggi il ministro dell'Interno croato Ranko Ostojic.
La disputa riguarda l'enorme flusso di migranti lungo i confini tra i due paesi.
La tv serba ha mostrato immagini di cittadini serbi respinti alla frontiera nel corso della notte. La polizia croata ha detto questa mattina che il divieto riguarda sia le persone che i veicoli. Ma il ministro Ostojic ha poi spiegato che c'è stato "un problema con i passaporti".
"Finché si tratta di persone, possono entrare in Croazia", ha detto il ministro. "Il nostro confine è disponibile e aperto per ogni auto che non sia registrata in Serbia. I bus con targa serba non entreranno in Croazia".
Ieri sera la Serbia ha proibito il trasporto di merci dalla Croazia, mentre le relazioni tra i due paesi ex jugoslavi sono ai livelli più bassi dal 2000, dalla fine, cioè, del regime di Slobodan Milosevic in Serbia.
Belgrado ha imposto la misura in risposta alle restrizioni di frontiera decise dalla Croazia, membro dell'Unione Europea, dopo che la Serbia ha diretto verso il confine il flusso di migranti proveniente dai Balcani. Sono oltre 40.000 le persone entrate in Croazia in una settimana circa, dopo che l'Ungheria ha chiuso con un muro il confine con la Serbia.
Zagabria aveva chiuso sette strade di confine su otto e vietato l'accesso di tutti i camion, tranne quelli che trasportano merci deperibili, e chiesto alla Croazia di deviare il flusso di migranti verso Ungheria e Romania.
(Alex Fraser)