Investing.com - I futures dell’oro sono in calo questo martedì, per via di un dollaro USA più forte che ha spinto gli investitori a bloccare i profitti e uscire dai mercati dopo l’impennata che ha portato i prezzi al massimo di una settimana nella seduta odierna.
I prezzi Comex sono saliti del 7% nelle ultime 4 sedute, inclusa quella di oggi, da quando ha toccato il minimo di 34 mesi di 1.180,35 dollari l’oncia troy il 28 giugno.
Sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange, i futures dell’oro con consegna ad agosto sono stati scambiati a 1.252,55 dollari l’oncia troy, nella mattinata europea, in calo dello 0,25% sulla giornata.
I futures dell’oro sono saliti dello 0,9% nella seduta, al massimo della seuta di 1.266,55 dollari l’oncia troy, il massimo dal 26 giugno.
Supporto a 1.180,35, dollari l’oncia troy, minimo di venerdì e minimo di 34 mesi e resistenza a breve termine a 1.276,05, massimo del 26 giugno.
Il dollaro si è rafforzaro per via dei rinnovati timori sulla gestione della crisi finanziaria nei paesi della zona euro che hanno continuato a pesare sul sentimento dei mercati.
Fonti ufficiali della zona euro che hanno dichiarato che la Grecia ha tre giorni per raggiungere un accordo con la troika, al fine di assicurarsi la prossima tranche di fondi di salvataggio durante in vertice dei ministri delle finanze dell’eurogruppo.
La moneta unica è andata sotto pressione dopo le dimissioni del ministro delle finanze portoghese Vitor Gaspar, in seguito ai dati che hanno mostrato un aumento del deficit nel primo trimestre.
Il rendimento dei titoli portoghesi a 10 anni è salito al 6,51% martedì, dal 6,4% di lunedì.
L’indice del dollaro, che replica la performance del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è salito dello 0,55%, a 83,66, in salita dello 0,55% a 83,66, il livello più alto dal 30maggio.
Un dollaro più forte pesa solitamente sull’oro, poiché riduce l’attrattiva del metallo prezioso come investimento alternativo e rende le materie prime espresse in dollari più costose per i titolari delle altre valute.
I traders dell’oro attendono i dati USA di venerdì sull’occupazione non agricola per avere delle indicazioni sui progressi del mercato del lavoro.
Qualsiasi miglioramento nell’economia statunitense potrebbe confermare le aspettative di una riduzione dell’allentamento da parte della Federal Reserve nei prossimi mesi.
Nel secondo trimestre il metallo prezioso ha perso circa il 23%, segnando il maggiore calo trimestrale nella speculazione che la Federal Reserve possa iniziare a ritirare il proprio programma di acquisti nei prossimi mesi.
Probabilmente i futures dell’oro segneranno un calo del 27% quest’anno, in tal caso si tratterebbe del peggiore calo dal 1981, dopo essere salito in ognuno degli ultimi 12 anni.
Sul Comex, l’argento con consegna a settembre ha segnato +0,95% a 19,76 dollari l’oncia troy. Il rame con consegna a settembre è sceso dello 0,3% a 3,148 dollari la libbra.
Il metallo prezioso è salito più del 3% lo scorso lunedì al massimo di due settimane dopo i dati manifatturieri rilasciati in Europa e USA che hanno allentato i timori sulla crescita economica globale.
I prezzi Comex sono saliti del 7% nelle ultime 4 sedute, inclusa quella di oggi, da quando ha toccato il minimo di 34 mesi di 1.180,35 dollari l’oncia troy il 28 giugno.
Sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange, i futures dell’oro con consegna ad agosto sono stati scambiati a 1.252,55 dollari l’oncia troy, nella mattinata europea, in calo dello 0,25% sulla giornata.
I futures dell’oro sono saliti dello 0,9% nella seduta, al massimo della seuta di 1.266,55 dollari l’oncia troy, il massimo dal 26 giugno.
Supporto a 1.180,35, dollari l’oncia troy, minimo di venerdì e minimo di 34 mesi e resistenza a breve termine a 1.276,05, massimo del 26 giugno.
Il dollaro si è rafforzaro per via dei rinnovati timori sulla gestione della crisi finanziaria nei paesi della zona euro che hanno continuato a pesare sul sentimento dei mercati.
Fonti ufficiali della zona euro che hanno dichiarato che la Grecia ha tre giorni per raggiungere un accordo con la troika, al fine di assicurarsi la prossima tranche di fondi di salvataggio durante in vertice dei ministri delle finanze dell’eurogruppo.
La moneta unica è andata sotto pressione dopo le dimissioni del ministro delle finanze portoghese Vitor Gaspar, in seguito ai dati che hanno mostrato un aumento del deficit nel primo trimestre.
Il rendimento dei titoli portoghesi a 10 anni è salito al 6,51% martedì, dal 6,4% di lunedì.
L’indice del dollaro, che replica la performance del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è salito dello 0,55%, a 83,66, in salita dello 0,55% a 83,66, il livello più alto dal 30maggio.
Un dollaro più forte pesa solitamente sull’oro, poiché riduce l’attrattiva del metallo prezioso come investimento alternativo e rende le materie prime espresse in dollari più costose per i titolari delle altre valute.
I traders dell’oro attendono i dati USA di venerdì sull’occupazione non agricola per avere delle indicazioni sui progressi del mercato del lavoro.
Qualsiasi miglioramento nell’economia statunitense potrebbe confermare le aspettative di una riduzione dell’allentamento da parte della Federal Reserve nei prossimi mesi.
Nel secondo trimestre il metallo prezioso ha perso circa il 23%, segnando il maggiore calo trimestrale nella speculazione che la Federal Reserve possa iniziare a ritirare il proprio programma di acquisti nei prossimi mesi.
Probabilmente i futures dell’oro segneranno un calo del 27% quest’anno, in tal caso si tratterebbe del peggiore calo dal 1981, dopo essere salito in ognuno degli ultimi 12 anni.
Sul Comex, l’argento con consegna a settembre ha segnato +0,95% a 19,76 dollari l’oncia troy. Il rame con consegna a settembre è sceso dello 0,3% a 3,148 dollari la libbra.
Il metallo prezioso è salito più del 3% lo scorso lunedì al massimo di due settimane dopo i dati manifatturieri rilasciati in Europa e USA che hanno allentato i timori sulla crescita economica globale.