Investing.com - I futures del greggio scendono ma restano supportati vicino al massimo di sette settimane questo venerdì, la riduzione delle scorte statunitensi e le speranze di un accordo tra i principali esportatori per un congelamento della produzione continuano a supportare la materia prima.
I futures del greggio USA con consegna a settembre scendono dello 0,10% a 48,17 dollari al barile, il massimo dal 5 luglio.
Sull’ICE Futures Exchange di Londra, il Brent con consegna ad ottobre scende dello 0,33% a 50,72 dollari al barile, restando vicino al massimo di sette settimane di 51,22 dollari registrato nella notte.
Il prezzo del greggio è stato supportato dopo i dati settimanali sulle scorte di mercoledì che hanno rivelato che sia le scorte statunitensi di greggio che di benzina sono scese più del previsto la scorsa settimana.
Secondo la U.S. Energy Information Administration, infatti, le scorte di greggio sono diminuite di 2,5 milioni di barili a 521,1 milioni. Dal report è emerso anche che le scorte di benzina si sono ridotte di 2,7 milioni di barili, molto più degli 1,6 milioni di barili previsti.
La materia prima è stata sostenuta inoltre dalle dichiarazioni del ministro per l’energia saudita secondo cui il suo paese è pronto a collaborare con gli altri produttori per stabilizzare i prezzi in occasione di un vertice che si terrà in Algeria il mese prossimo.
Il ministro per l’energia russo Alexander Novak lunedì ha reso noto che il suo paese accetterà un accordo con gli altri principali produttori per limitare la produzione “se necessario” per raggiungere la stabilità del mercato.