ROMA (Reuters) - L'impatto della scissione sui consensi al Pd si limita al 2-3% di calo, secondo due sondaggi pubblicati oggi.
Una settimana prima della scissione, dice Swg, il partito democratico si attestava al 31%, mentre dopo lo strappo della sinistra interna si è portato al 28.
Lievemente più contenuto il ribasso secondo Agorà-Ixé, che vede i democratici passare dal 30,4% al 28,1%, mentre sono in risalita i 5 stelle che arrivano a quota 27,8% dal 27 di una settimana fa.
Secondo Ixè, oltre 8 elettori su 10 confermano il proprio voto al Pd anche dopo la decisione di Pierluigi Bersani, Massimo D'Alema, Enrico Rossi e Roberto Speranza di uscire dal partito.
Il 13%, infatti, dichiara che non voterà più i democratici a seguito della scissione.
La nuova formazione, che si attesta, secondo Swg, poco sopra il 3% a livello di intenzioni di voto, andrà a confluire in un'area di sinistra che, nel suo insieme, raccoglie poco meno del 10% (Campo Progressista 3,9, Sinistra italiana 1,5%, Rifondazione comunista 0,8).