Di Ambar Warrick
Investing.com - La produzione industriale cinese è aumentata leggermente meno del previsto a febbraio, in quanto l’attività manifatturiera ha registrato una ripresa un po’ debole nonostante la revoca delle misure anti-COVID all’inizio dell’anno.
Le vendite al dettaglio sono aumentate come previsto nel corso del mese, indicando che la spesa dei consumatori è probabilmente sulla via della ripresa dopo tre anni di difficoltà legate al COVID.
La produzione industriale è salita del 2,4% a febbraio rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, inferiore alle aspettative di un aumento del 2,6%, ma superiore alla lettura di gennaio dell’1,3%.
Il miglioramento della produzione rispetto al mese precedente indica che l’attività industriale si sta ancora riprendendo dopo l’abolizione della politica zero-COVID del Paese. La lettura è anche in linea con i dati precedenti che hanno mostrato che l’attività manifatturiera è tornata in territorio di espansione a febbraio.
Ma se da un lato le condizioni locali sono migliorate, dall’altro i produttori cinesi potrebbero dover fare i conti con un rallentamento della domanda di beni all’estero, dato che i maggiori clienti del Paese sono alle prese con un’inflazione elevata, un aumento dei tassi di interesse e un rallentamento economico incombente.
I dati dell’inizio del mese hanno mostrato che le esportazioni cinesi si sono contratte a febbraio, anche se a un ritmo inferiore a quello registrato alla fine del 2022.
Gli investimenti fixed asset sono aumentati del 5,5% a febbraio, superando le aspettative di un aumento del 4,4%, a indicare che le imprese stanno investendo molto in previsione di una ripresa economica quest’anno.
Anche i consumatori cinesi sono sembrati rallegrati dall’abolizione delle misure anti-COVID, con un aumento delle vendite al dettaglio del 3,5% a febbraio rispetto all’anno precedente, in linea con le aspettative e molto più della contrazione dell’1,8% registrata a gennaio.
Si prevede che la spesa al dettaglio beneficerà della domanda repressa e che l’aumento dei risparmi delle famiglie, dovuto alle misure COVID e all’inflazione ritardata, sosterrà la spesa nei prossimi mesi.
Ma altri dati hanno mostrato che il tasso di disoccupazione cinese è salito al 5,6% a febbraio, dal 5,5% del mese precedente. Anche l’inflazione cinese è rimasto indietro negli ultimi mesi, indicando che l’attività economica del Paese rimane ancora debole.
Tuttavia, il governo ha promesso di adottare ulteriori misure per sostenere la spesa e l’attività economica quest’anno, mentre il Paese si riprende da tre anni di lockdown.