Di Geoffrey Smith
Investing.com - La produzione industriale nel cuore manifatturiero dell’Europa è cresciuta a novembre, rafforzando le speranze che la recessione prevista da molti possa essere solo superficiale.
L’ufficio statistico tedesco Destatis ha dichiarato che la produzione è aumentata dello 0,2% sul mese, invertendo parzialmente il calo dello 0,4% registrato a ottobre. Il dato del mese precedente è stato tuttavia rivisto al ribasso, rispetto al calo dello 0,1% originariamente riportato.
I dati giungono alla fine di un anno da dimenticare per l’industria tedesca, che sta solo gradualmente superando la crisi energetica causata dall’invasione dell’Ucraina da parte della Russia lo scorso febbraio. La produzione è diminuita dello 0,4% rispetto all’anno precedente.
Klaus Mueller, responsabile dell’operatore della rete energetica Bundesnetzagentur, ha dichiarato al quotidiano Bild nel fine settimana di aver quasi escluso il rischio di razionamento del gas durante il prossimo inverno, sottolineando che gli impianti di stoccaggio sono ancora pieni per oltre il 90% grazie al clima caldo.
Destatis ha dichiarato che la produzione delle industrie ad alta intensità energetica, come quelle chimiche, è aumentata dello 0,2% rispetto al mese, ma è diminuita del 12,9% rispetto a un anno prima. Questi settori rappresentano oltre il 20% del valore aggiunto lordo dell’economia tedesca e più di tre quarti dell’intera domanda industriale di energia della Germania.
La produzione di beni intermedi ha registrato l’aumento più marcato, pari all’1,1%, mentre la produzione di beni strumentali è aumentata dello 0,7%. La produzione di beni di consumo è invece diminuita dell’1,5%.
Allo stesso tempo, i problemi della catena di approvvigionamento globale che hanno danneggiato l’industria tedesca, che si basa sulle esportazioni, continuano a mostrare segni di attenuazione, con i tassi di trasporto in forte calo e i tempi di consegna, come riportato nelle indagini commerciali del Paese, in diminuzione.
L’euro ha reagito positivamente alla notizia, salendo ai massimi da una settimana nei confronti del dollaro. Alle 09:20 CET, l’euro era a 1,0685 dollari, in rialzo dello 0,4% sulla giornata.