Investing.com - L’attività del settore privato francese segna una contrazione al tasso più veloce in oltre quattro anni a gennaio, rinfocolando i timori per le prospettive economiche della seconda economia della zona euro.
La lettura preliminare dell’indice dei direttori acquisti di Markit per il settore dei servizi è risultata pari al minimo di 59 mesi di 47,5 questo mese da 49,0 di dicembre. Gli economisti avevano previsto un aumento a 50,6.
L’indice PMI manifatturiero è invece salito al massimo di tre mesi di 51,2 da 49,7 del mese prima, rispetto alle attese di una lettura di 50,0.
L’indice composito sulla produzione, che tiene conto della produzione combinata del settore manifatturiero e di quello dei servizi, è sceso al minimo di 50 mesi di 47,9 da 48,7, inferiore alla lettura di 51,0 prevista.
Una lettura superiore a 50,0 indica un’espansione del settore mentre una lettura inferiore a tale livello ne indica una contrazione.
Nel report si legge che i nuovi ordinativi sono scesi per il secondo mese consecutivo, mentre la crescita dell’occupazione continua a decelerare, segnando il tasso più lento in poco più di due anni.
“Malgrado il persistere delle proteste dei “gilet gialli”, non è chiaro se la recente performance debole sia stata causata dai conseguenti sconvolgimenti o se il rallentamento economico globale previsto per il 2019 stia già cominciando ad avvenire”, afferma Eliot Kerr, economista del gruppo di ricerche di mercato Markit.
Nonostante il ribasso continuato di gennaio, le aziende hanno riportato un maggiore ottimismo nei confronti delle prospettive per le imprese, con la fiducia al livello più alto dall’ottobre 2018. Sia i manifatturieri che i produttori di servizi hanno registrato un miglioramento del sentimento.
“Sebbene le aziende abbiano segnalato una maggiore fiducia a gennaio, altri indicatori sul futuro come i nuovi ordinativi sono scesi al tasso più veloce in oltre quattro anni. E questo suggerisce una performance ulteriormente debole in Francia nei prossimi mesi”, aggiunge Kerr.