MILANO, 10 agosto (Reuters) - Il prodotto interno lordo italiano sembra destinato a replicare nel secondo trimestre una performance moderatamente positiva, su livelli in linea ai primi tre mesi dell'anno.
Se ormai a inizio giugno Matteo Renzi invitava ad 'allacciare le cinture di sicurezza' perché il Paese 'decolla davvero', la mediana degli analisti interpellati da Reuters scommette su una crescita al ritmo trimestrale di 0,3%, identico al periodo gennaio/marzo, per un tasso tendenziale in progresso da 0,1% a 0,5%.
"La crescita dovrebbe venire da un possibile rimbalzo per consumi, investimenti in macchinari ed export, ma sarà frenata dal rientro del deciso contributo positivo arrivato nel trimestre scorso da investimenti in mezzi di trasporto e scorte", si legge nella nota dell'ufficio studi Intesa San Paolo, le cui proiezioni concidono con la mediana del sondaggio.
"La produzione industriale ha chiuso il trimestre con un incremento di 0,4% su base congiunturale, ma quella del settore costruzioni risultava in calo di 1% nel trimestre marzo/maggio rispetto ai tre mesi precedenti" si precisa.
Lievemente più fosco lo scenario proposto da Istat, che nelle ultime due note mensili fa riferimento a un ritmo di crescita più contenuto rispetto al primo trimestre e segnali di rallentamento della ripresa.
Nel bollettino economico di Banca d'Italia pubblicato il 17 luglio scorso si prospettava per il periodo aprile-giugno una dinamica identica a quello del primo trimestre in termini congiunturali, sostenuta sia dai mercati finanziario e valutario sia dalla domanda interna. Via Nazionale faceva riferimento anche a una media annua 2015 pari a 0,7%.
Il centro studi di Confindustria ipotizza invece una crescita congiunturale al ritmo di 0,2%.
La stima preliminare Istat verrà diffusa venerdì prossimo alle 10, preceduta alle 7,30 da quella francese (0,2% il consensus da 0,6% del primo trimestre) e alle 8 da quella tedesca (0,5% da 0,3%).
Sempre venerdì, alle 11, la stima flash a cura di Eurostat, con attese per un incremento di 0,4% su trimestre e 1,3% su anno dopo il progresso di rispettivi 0,4% e 1% dei tre mesi al 31 marzo.