Investing.com - I futures del rame sono in calo questo giovedì, con gli investitori che attendono il rilascio dei dati USA sulla crescita del secondo trimestre, per avere delle indicazioni sullo stato della ripresa economica.
I prezzi del rame combattono contro un dollaro statunitense più forte, con le materie prime espresse in dollari che sono diventate più costose per i titolari di altre valute.
L’indice del dollaro, che replica la performance del biglietto verde contro un paniere di sei altre principali valute è salito dello 0,5% a 81,85, staccandosi dal massimo del 15 agosto.
Sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange, i futures del rame con consegna a dicembre sono stati scambiati a 3,305 dollari la libbra nella mattinata europea, in calo dello 0,2% sulla giornata.
I prezzi hanno toccato il minimo della seduta di 3,291 dollari la libbra, il minimo dal 21 agosto. Il contratto di dicembre si è attestato in calo dello 0m75% a 3,311 dollari la libbra.
Supporto a 3.287 dollari la libbra, minimo del 21 agosto e resistenza a 3,354 dollari la libbra, massimo del 29 agosto.
Gli USA pubblicheranno i dati sulla crescita del secondo trimestre ed il report sulle nuove richieste di sussidio di disoccupazione, dati che saranno seguiti per il potenziale impatto sull’andamento della politica monetaria.
I dati statunitensi sono stati seguiti con attenzione dai traders del rame , in quanto mostrano se si rafforzano o si indeboliscono lo probabilità che la Fed riduca gli acquisti.
L’incertezza sulla tempistica della riduzione nel programma di acquisto di bond continua dopo i dati che hanno mostrato che le vendite USA in corso sono scese inaspettatamente a luglio.
I dati hanno mostrato che le vendite di case in corso sono scese dell’1,3% lo scorso mese, contro il previsto calo dello 0,5%, dopo un calo dello 0,4% nel mese precedente.
Il programma di stimolo della Fed è considerato da molti investitori come un motore dell’aumento dei prezzi delle materie prime, poiché tende a pesare sul valore del dollaro.
La banca centrale terrà il prossimo vertice di politica monetaria il 17-18 settembre per rivedere l’economia e valutare la politica.
Gli operatori dei mercati restano cauti mentre diventa sempre più concreta la possibilità di un intervento armato contro la Siria, in risposta all’utilizzo di armi chimiche.
Ieri il Presidente Barack Obama ha dichiarato che gli USA sono certi che il governo siriano abbia utilizzato le armi chimiche in un attacco vicino Damasco, ma ha aggiunto di non aver ancora preso una decisione sull’intervento militare.
Sul Comex, l’oro con consegna a dicembre è sceso dello 0,8% a 1.407,70 dollari l’oncia troy, mentre l’argento con consegna a settembre è sceso dell’1,8% a 24,00 dollari l’oncia troy.
I prezzi del rame combattono contro un dollaro statunitense più forte, con le materie prime espresse in dollari che sono diventate più costose per i titolari di altre valute.
L’indice del dollaro, che replica la performance del biglietto verde contro un paniere di sei altre principali valute è salito dello 0,5% a 81,85, staccandosi dal massimo del 15 agosto.
Sulla divisione Comex del New York Mercantile Exchange, i futures del rame con consegna a dicembre sono stati scambiati a 3,305 dollari la libbra nella mattinata europea, in calo dello 0,2% sulla giornata.
I prezzi hanno toccato il minimo della seduta di 3,291 dollari la libbra, il minimo dal 21 agosto. Il contratto di dicembre si è attestato in calo dello 0m75% a 3,311 dollari la libbra.
Supporto a 3.287 dollari la libbra, minimo del 21 agosto e resistenza a 3,354 dollari la libbra, massimo del 29 agosto.
Gli USA pubblicheranno i dati sulla crescita del secondo trimestre ed il report sulle nuove richieste di sussidio di disoccupazione, dati che saranno seguiti per il potenziale impatto sull’andamento della politica monetaria.
I dati statunitensi sono stati seguiti con attenzione dai traders del rame , in quanto mostrano se si rafforzano o si indeboliscono lo probabilità che la Fed riduca gli acquisti.
L’incertezza sulla tempistica della riduzione nel programma di acquisto di bond continua dopo i dati che hanno mostrato che le vendite USA in corso sono scese inaspettatamente a luglio.
I dati hanno mostrato che le vendite di case in corso sono scese dell’1,3% lo scorso mese, contro il previsto calo dello 0,5%, dopo un calo dello 0,4% nel mese precedente.
Il programma di stimolo della Fed è considerato da molti investitori come un motore dell’aumento dei prezzi delle materie prime, poiché tende a pesare sul valore del dollaro.
La banca centrale terrà il prossimo vertice di politica monetaria il 17-18 settembre per rivedere l’economia e valutare la politica.
Gli operatori dei mercati restano cauti mentre diventa sempre più concreta la possibilità di un intervento armato contro la Siria, in risposta all’utilizzo di armi chimiche.
Ieri il Presidente Barack Obama ha dichiarato che gli USA sono certi che il governo siriano abbia utilizzato le armi chimiche in un attacco vicino Damasco, ma ha aggiunto di non aver ancora preso una decisione sull’intervento militare.
Sul Comex, l’oro con consegna a dicembre è sceso dello 0,8% a 1.407,70 dollari l’oncia troy, mentre l’argento con consegna a settembre è sceso dell’1,8% a 24,00 dollari l’oncia troy.