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Greggio in salita al massimo di 14 mesi per via delle proteste in Egitto

Pubblicato 03.07.2013, 09:18
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Investing.com – I Futures del petrolio greggio sono in salita questo mercoledì, al massimo dal maggio 2012, nei timori che i disordini politici in Egitto possano allargarsi ai principali produttori di petrolio nel Medio Oriente.

I traders del petrolio attendono i dati sulle scorte di greggio e prodotti raffinati della Energy Information Administration nel corso della giornata.

Sul New York Mercantile Exchange, i futures del greggio con consegna ad agosto sono stati scambiati a 101,20 dollari al barile nella mattinata europea, in salita dell’1,6% sulla giornata.

I prezzi del greggio sulla borsa di New York sono saliti del 2,5% al massimo della seduta di 102,16 dollari al barile, il livello più alto dal 4 maggio 2012.

I prezzi del petrolio sono saliti dopo che il Presidente Egiziano Mohammed Morsi ha rifiutato l’ultimatim dell’esercito di dialogare con i protestanti o di cedere il potere.

Gli operatori dei mercati temono l’escalation delle tensioni che potrebbero portare alla chiusura del Canale di Suez, dal quale transitano circa 2 milioni di barili di greggio al giorno dal Nord Africa agli USA.

La U.S. Energy Information Administration ha definito il Canale di Suez Canal come uno dei sette “colli di bottiglia del transito mondiale di petrolio” ed un “importante corridoio per il transito dei mercati mondiali di petrolio” nel report del 2012 sulle Previsioni nel settore energetico.

I traders del petrolio attendono i dati dal governo USA sulle scorte di greggio nel corso della giornata, per valutare la forza della domanda del principale consumatore mondiale di greggio.

Il report dovrebbe mostrare che le scorte di greggio sono scese di 2,3 milioni di barili la scorsa settimana, mentre le scorte di benzina dovrebbero salire di 0,6 milioni di barili.

Dopo la chiusura di martedì, l’American Petroleum Institute ha pubblicato il suo rapporto sulle scorte che mostra un calo di 9,4 milioni di barili la scorsa settimana, deludendo le aspettative di un calo di 2,7 milioni.

Le scorte di benzina sono salite di 0,2 milioni di barili, contro le aspettative di un aumento di 0,4 milioni di barili.

I traders del petrolio attendono i dati USA di venerdì sull’occupazione non agricola per avere delle indicazioni sui progressi del mercato del lavoro.

Qualsiasi miglioramento nell’economia statunitense potrebbe confermare le aspettative di una riduzione dell’allentamento da parte della Federal Reserve nei prossimi mesi.

L’allentamento quantitativo è della Fed considerato da molti investitori come un motore dell’aumento dei prezzi delle materie prime, poiché tende a pesare sul valore del dollaro.

Gli USA sono il principale consumatore mondiale di greggio e rappresentano il 22% della domanda globale di petrolio

I futures Brent sull’ICE Futures Exchange con consegna ad agosto sono saliti dello 0,75% a 104,77 dollari al barile, con lo spread tra i contratti Brent e quelli del greggio a 3,57 dollari al barile, il differenziale più basso dal dicembre 2010.

Il differenziale tra i due contratti è sceso nelle ultime settimane, per via delle previsioni positive sulla produzione nel Mare del Nord e nelle indicazioni di un calo delle scorte a Cushing, Oklahoma, il punto di consegna per i futures Nymex.

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