WASHINGTON (Reuters) - Il mercato del lavoro negli Stati Uniti è cresciuto meno del previsto ad agosto anche se il tasso di disoccupazione è sceso vicino ai minimi di sette anni e mezzo, al 5,1%, e i salari sono migliorati.
Gli occupati non agricoli il mese scorso sono aumentati di 173.000 unità, zavorrati anche dalla perdita di posti di lavoro nel manifatturiero, la peggiore dal luglio 2013, mentre il dato di luglio è stato rivisto al rialzo a 245.000. Si tratta del più contenuto aumento degli ultimi cinque mesi.
Il dato tuttavia potrebbe risentire di una coincidenza statistica che negli ultimi anni ha spesso portato a consistenti revisioni al rialzo per i dati sui "payroll" di agosto, dopo letture iniziali molto deboli.
Dal sondaggio condotto da Reuters tra gli economisti era emerso un consensus di 220.000 unità per il mese scorso, anche se gli economisti hanno spiegato che il modello usato dal governo per destagionalizzare i dati potrebbe non tenere in considerazione in modo adeguato gli effetti legati al riavvio dell'anno scolastico.
Un funzionario del dipartimento del Lavoro ha confermato che le prime stime relative ai "payroll" di agosto vengono normalmente riviste al rialzo.
I dati relativi agli occupati di giugno e luglio sono sati rivisti dimostrando che sono stati creati 44.000 posti di lavoro in più rispetto a quanto previsto in un primo momento. Inoltre, i salati medi orari sono aumentati di 8 centesimi.