Investing.com - Il dollaro è stabile contro le principali valute questo lunedì, sebbene i dati sull’attività del settore privato nella zona euro abbiano pesato sulla moneta unica, mentre il dollaro canadese resta vicino ai massimi plurimensili.
I dati di oggi hanno mostrato che l’indice composito dell’attività del settore manifatturiero e dei servizi nella zona euro è sceso al minimo di sei mesi di 52,8 a giugno, da 53,5 di maggio.
Il settore privato in Francia ha subito una nuova contrazione questo mese, rallentando così l’intera zona euro, mentre il settore privato tedesco ha visot un incremento, sebbene ad un ritmo più lento del previsto.
Il Presidente della Banca Centrale Mario Draghi ha dichiarato nel corso del week end che i tassi di interesse resteranno bassi per un periodo più lungo e gli acquisti di bond su larga scala rientrano ancora tra le opzioni della banca centrale.
La BCE ha tagliato i tassi di interesse al minimo storico all’inizio del mese, ed ha avviato una serie di misure per favorire l’accesso al credito da parte delle imprese, nel tentativo di combattere il rischio di deflazione nella zona euro e sostenere la crescita.
Il cambio EUR/USD è in sceso dello 0,01% a 1,3598 da 1,3606 toccato prima del rilascio dei dati.
Il dollaro scende contro lo yen, con USD/JPY giù dello 0,19% a 101,88.
La sterlina è stabile, supportata al di sopra del livello di 1,70 dalle crescenti aspettative di un aumento dei tassi di interesse britannici. Il cambio GBP/USD si è attestato a 1,7008, non lontano dal massimo di 1,7034 raggiunto giovedì scorso, il massimo dall’agosto 2009.
Il cambio USD/CHF è in calo dello 0,01% a 0,8948.
Il dollaro australiano è salito al massimo di due mesi in seguito al rilascio dei dati manifatturieri migliori del previsto da parte della Cina. Il cambio AUD/USD è in salita dello 0,48% a 0,9435, mentre NZD/USD segna +0,36% a 0,8727.
L’indice manifatturiero HSBC dei direttori acquisti cinese è salito a 50,8 a giugno, su dalla lettura finale di 49,4 di maggio. Si tratta della prima volta negli ultimi sei mesi che l’indice sale al di sopra del livello 50 che separa la crescita dalla contrazione.
I dati hanno fatto diminuire i timori circa un rallentamento nella seconda economia mondiale.
Intanto, il dollaro canadese è in salita ad un nuovo massimo di cinque mesi e mezzo, dopo i forti guadagni di venerdì. Il cambio USD/CAD scende dello 0,20% a 1,0736 dopo i dati positivi sull’inflazione rilasciati venerdì che hanno fatto diminuire i timori per le deboli prospettive di inflazione.
L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è pressoché invariato sulla giornata a 80,41.
Nel corso della giornata, gli Stati Uniti rilasceranno i dati preliminari sull’attività del settore manifatturiero, nonché i dati del settore privato sulle vendite di case esistenti.