WASHINGTON (Reuters) - Nei tre mesi al 30 giugno scorso il prodotto interno lordo Usa è cresciuto al tasso annualizzato di 2,3% dopo l'incremento rivisto di 0,6% del primo trimestre, complice l'andamento positivo della voce consumi che compensa la debolezza della spesa per investimenti da parte delle imprese.
Il risultato del secondo trimestre risulta di tre decimi inferiore alla mediana delle attese raccolte da Reuters, particolarmente confortante di converso la revisione del dato sui primi tre mesi dell'anno rispetto alla precedente lettura pari a una contrazione di 0,2%.
Particolarmente attesa dai mercati finanziari, la statistica odierna cementa la prospettiva di un ritocco all'insù sui tassi Usa entro fine anno, in sintonia con il comunicato diffuso ieri sera al termine del Fomc che ha confermato il costo del denaro.
Tra le singole componenti del Pil bene le voci relative alla spesa dei consumatori, al mercato immobiliare e agli investimenti pubblici. Segnali positivi anche dagli indicatori relativi all'inflazione. I consumi privati, il cui contributo al prodotto interno lordo della prima economia mondiale è pari a circa due terzi, mostrano un tasso annualizzato di 2,9% dopo l'1,8% - rivisto da 2,1% - del primo trimestre.