Di Geoffrey Smith
Investing.com -- Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno retto meglio del previsto a luglio, grazie al calo del prezzo della benzina che ha permesso ai consumatori di spendere di più per altre necessità.
Le vendite al dettaglio generali sono rimaste invariate rispetto a giugno, ma sono aumentate dello 0,7% rispetto al mese precedente mese se si escludono dal calcolo le vendite di benzina e automobili. Questo suggerisce che le vendite sono rimaste comodamente al di sopra dell'inflazione durante il mese, dato che l'indice principale dei prezzi al consumo è aumentato solo dello 0,3% a luglio.
Il Census Bureau ha dichiarato che le vendite al dettaglio di base sono aumentate dello 0,4% sul mese, superando nettamente il calo dello 0,1% previsto dagli analisti in anticipo.
I dati suggeriscono che la spesa dei consumatori è ancora forte, nonostante i segnali di raffreddamento in sempre più settori dell'economia.
"Se state cercando una recessione, non la troverete qui", ha dichiarato Ian Shepherdson di Pantheon Macroeconomics in una nota ai clienti. "La nostra misura preferita delle vendite core, che esclude auto, benzina e cibo, è aumentata dello 0,8% a luglio e ad un tasso annualizzato del 9,3% nei tre mesi fino a luglio, rispetto ai tre mesi precedenti".
Le vendite dei venditori di materiali per l'edilizia e di forniture per il giardinaggio sono andate particolarmente bene, con un aumento dell'1,5% sul mese, mentre le vendite al di fuori dei negozi, che comprendono l'e-commerce, sono aumentate del 2,7% in un mese che ha incluso Amazon's (NASDAQ:AMZN) la regolare promozione del Prime Day.
Per contro, le aziende di abbigliamento e i grandi magazzini hanno dimostrato di aver praticato forti sconti, dopo aver valutato male il fabbisogno di scorte all'inizio dell'anno, non riuscendo a prevedere la compressione del reddito disponibile dovuta all'impennata dell'inflazione. Le vendite dei negozi di abbigliamento sono calate dello 0,6% sul mese, mentre quelle dei grandi magazzini sono scese dello 0,5%.
La compressione dei redditi potrebbe aver contribuito anche alla debolezza dei ristoranti il mese scorso. I servizi di ristorazione hanno registrato un guadagno di appena lo 0,1%, un chiaro rallentamento dopo mesi in cui i consumatori hanno approfittato dell'allentamento delle restrizioni per la pandemia per socializzare di più.
Il calo dell'1,7% delle vendite di auto, invece, sembra aver riflesso uno sviluppo più positivo, con il prezzo delle auto usate che finalmente sta scendendo di nuovo, mentre i produttori si stanno lentamente occupando dei problemi della catena di approvvigionamento che li hanno afflitti negli ultimi due anni.
"I veicoli usati (stanno) finalmente tornando a svalutarsi", ha dichiarato Diane Swonk, capo economista di KPMG.