Investing.com – I futures del petrolio sono stabili questo mercoledì, con mercati che attendono il rilascio dei dati USA sul comparto manifatturiero, insieme ai dati sulle scorte, nell’incertezza sul futuro del programma di stimolo della Federal Reserve.
Sul New York Mercantile Exchange, i futures del greggio con consegna a settembre sono stati scambiati a 107,29 dollari al barile nella mattinata europea, in salita dello 0,05% sulla giornata.
Gli investitori sono rimasti cauti poiché i dati USA piuttosto deboli che hanno allentato le aspettative che la Federal Reserve ritiri il programma di allentamento nel corso dell’anno.
La scorsa settimana il Presidente della Fed Ben Bernanke ha dichiarato che la banca potrebbe iniziare a ritirare il programma di acquisti per fine anno se l’economia dovesse continuare a migliorare, ma ha aggiunto che il programma di acquisti non segue una “rotta predefinita”.
Gli USA sono il principale consumatore mondiale di greggio e rappresentano il 22% della domanda globale di petrolio.
I mercati restano cauti anche dopo la lettura preliminare dell’indice HSBC PMI è scesa al minimo di 11 mesi di 47,7 a luglio, dalla lettura di 48,2 dello scorso mese. Gli analisti avevano previsto che l’indice salisse a 48,6.
La Cina è il secondo consumatore mondiale di greggio dopo gli USA.
I prezzi sono saliti martedì, dopo che l’American Petroleum Institute ha indicato che le scorte di greggio sono scese di 1,4 milioni di barili, sotto la stima di 2,6 milioni di barili.
Le scorte hanno mostrato che la domanda è salita negli USA negli ultimi mesi.
I futures Brent sull’ICE Futures Exchange con consegna a settembre sono scesi dello 0,33% a 108,06 dollari al barile, con lo spread tra i contratti Brent e quelli del greggio a 0,77 dollari al barile.
Sul New York Mercantile Exchange, i futures del greggio con consegna a settembre sono stati scambiati a 107,29 dollari al barile nella mattinata europea, in salita dello 0,05% sulla giornata.
Gli investitori sono rimasti cauti poiché i dati USA piuttosto deboli che hanno allentato le aspettative che la Federal Reserve ritiri il programma di allentamento nel corso dell’anno.
La scorsa settimana il Presidente della Fed Ben Bernanke ha dichiarato che la banca potrebbe iniziare a ritirare il programma di acquisti per fine anno se l’economia dovesse continuare a migliorare, ma ha aggiunto che il programma di acquisti non segue una “rotta predefinita”.
Gli USA sono il principale consumatore mondiale di greggio e rappresentano il 22% della domanda globale di petrolio.
I mercati restano cauti anche dopo la lettura preliminare dell’indice HSBC PMI è scesa al minimo di 11 mesi di 47,7 a luglio, dalla lettura di 48,2 dello scorso mese. Gli analisti avevano previsto che l’indice salisse a 48,6.
La Cina è il secondo consumatore mondiale di greggio dopo gli USA.
I prezzi sono saliti martedì, dopo che l’American Petroleum Institute ha indicato che le scorte di greggio sono scese di 1,4 milioni di barili, sotto la stima di 2,6 milioni di barili.
Le scorte hanno mostrato che la domanda è salita negli USA negli ultimi mesi.
I futures Brent sull’ICE Futures Exchange con consegna a settembre sono scesi dello 0,33% a 108,06 dollari al barile, con lo spread tra i contratti Brent e quelli del greggio a 0,77 dollari al barile.