LONDRA (Reuters) - L'attività delle imprese nella zona euro ha accelerato oltre le previsioni al ritmo più forte da metà 2011 questo mese con i nuovi ordini spinti dalla debolezza dell'euro e dal taglio dei prezzi.
L'indice Pmi composito preliminare a cura di Markit, elaborato sulla base di interviste a migliaia di società e visto come un buon indicatore della crescita, è balzato ai massimi di oltre quattro anni di 54,4 questo mese dal 53,9 di ottobre. Il dato è superiore alla stima mediana di 53,9 di un sondaggio Reuters. L'indice si posiziona sopra il discrimine di 50 che separa la crescita dalla contrazione dal luglio 2013.
"Si tratta di buoni numeri. Per la regione nella sua interezza ci aspettiamo una crescita dello 0,4-0,5%", ha commentato Chris Williamson, capo economista di Markit.
"Il 'caveat' a tutto questo è che non è molto diverso da quello che abbiamo visto nel corso di quest'anno e la Bce sarà delusa dal tasso di crescita alla luce dello stimolo già in atto".
Markit ha precisato che circa metà delle risposte è stata raccolta prima degli attentati di Parigi.
I nuovi ordini sono cresciuti al tasso più veloce in sei mesi, con il sottoindice relativo a 52,8 da 52,7 di ottobre che ha spinto il Pmi manifatturiero ai massimi di diciannove mesi di 52,8 da 52,3. Il terziario si è espanso al passo più veloce dal maggio 2011 attestandosi a 54,6 da 54,1, incoraggiando le imprese del settore ad assumere (sottoindice salito al ritmo più veloce in cinque anni di 52,8 da 52,3).