LONDRA (Reuters) - L'attività manifatturiera nella zona euro a sorpresa ha invertito marcia questo mese, complice la flessione dell'attività in Germania in un contesto reso più sfidante dalle tensioni sul commercio internazionale e dalle difficoltà nel settore auto.
La contrazione oltre le attese del manifatturiero -- il relativo indice flash Pmi è crollato a 49,2, i minimi da metà 2013 e ben al di sotto del discrimine di 50 che separa espansione da decrescita - è stata compensata da una accelerazione del terziario superiore al previsto (52,3 da 51,2, attese 51,4).
L'indice Pmi composito a cura di IHS Markit, considerato un indicatore dello stato di salute dell'economia, è salito a 51,4 questo mese dal 51 finale di gennaio, sopra le attese mediane di un sondaggio Reuters per 51,1 ma pur sempre al di sotto dei livelli a cui è stato per la maggior parte degli ultimi quattro anni.
Secondo Chris Williamson, capo economista IHS Markit, i risultati preannunciano una crescita per la zona euro di appena lo 0,1% nel primo trimestre, sotto la previsione dell'ultimo sondaggio Reuters (0,4%).