LONDRA (Reuters) - L'attività economica della zona euro ha iniziato il secondo semestre a un ritmo più contenuto del previsto nonostante siano continuate le riduzioni dei prezzi, con la debolezza dell'euro che non è bastata a dare slancio alla domanda di export.
L'indice preliminare a cura di Markit dei direttori acquisti Pmi (purchasing managers' index), uno dei primi indicatori economici mensili, è sceso a 53,7 a luglio rispetto al massimo di quattro anni di giugno di 54,2. Le attese erano di un discesa più contenuta, a 54, secondo un sondaggio Reuters.
La crisi del debito greca ha reso turbolento il mese di luglio e, secondo il capo economista di Markit Chris Williamson, la lettura avrebbe potuto essere anche peggiore.
"In mezzo a tutta quella tensione, il fatto che abbia tenuto a un tasso di crescita ragionevole è molto incoraggiante", sottolinea Williamson. "Più di recente ci sono stati degli sviluppi positivi, quindi potremmo vedere una qualche ripresa nella crescita il mese prossimo".
Secondo Williamson il dato preannuncia una crescita dello 0,4% nel terzo trimestre, leggermente inferiore allo 0,5% stimato da un sondaggio Reuters pubblicato ieri.
L'indice relativo ai servizi è sceso a 53,8 da 54,4 - sotto le attese per 54,2 - e anche quello manifatturiero, stimato invariato, è sceso a 52,2 da 52,5.
OLITBUS Reuters Italy Online Report Business News 20150724T082308+0000