ROMA (Reuters) - Il complesso degli investimenti delle famiglie in strumenti, diversi dalle azioni, interessati da bail-in in ipotesi di risoluzione delle banche è poco oltre il 10% delle attività finanziarie delle famiglie italiane.
Lo stima la Banca d'Italia nel rapporto sulla stabilità finanziaria pubblicato oggi.
"Le obbligazioni subordinate pesano per meno dell'1%, quelle senior non garantite per il 4,3% e i depositi superiori a 100.000 euro per il 5,6%", spiega Bankitalia chiarendo che l'importo totale della ricchezza effettivamente coinvolto dipende dalle dimensioni della banca in dissesto, dal valore delle perdite, dall'ammontare di capitale detenuto, dalle necessità di ricapitalizzazione e dalle decisioni dell'autorità di risoluzione.
Con le nuove regole europee sui salvataggi bancari, che evitano oneri per i contribuenti, in caso di risoluzione di una banca prima si azzerano le azioni, poi via via se necessario, obbligazioni subordinate, senior non garantite e i depositi sopra 100.000 euro non protetti dal Fondo di garanzia.
Nel 2014, si legge nel rapporto che cita l'Indagine sui bilanci delle famiglie, il 6% delle famiglie detiene strumenti assoggettabili a bail-in diversi da azioni.